Nel 2020 persi 10 miliardi: plug-in meglio delle elettriche

 

di Pier Luigi del Viscovo, direttore di Fleet&Mobility

 

Mercato dell’auto crollato di 10 miliardi a 29,7 miliardi di euro al netto dei 612 milioni di incentivi statali, senza i quali le vendite avrebbero sofferto anche
di più. 
Sia gli incentivi sia le multe hanno spinto la domanda verso auto a bassissime emissioni. Le ibride senza spina hanno raggiunto il 16% del mercato
a valore, a 4.880 milioni di euro, dopo aver scontato circa 370 milioni di incentivi.

Le plug-in con 1,1 miliardi di vendite, al netto di 50 milioni di incentivi, hanno raggiunto il 4% del mercato, sorpassando le elettriche pure. Queste ultime hanno sfiorato il miliardo, fermandosi a circa 950 milioni, al netto di circa 90 milioni di contributi assorbiti, arrivando al 3% del mercato. In termini di volumi non è andata così, ma le plug-in sono in media auto più grandi e dal prezzo piuttosto elevato, mentre le elettriche sono in genere vetture da città.

Per la stessa ragione le motorizzazioni diesel si confermano le più vendute con 12,3 miliardi e il 42% del mercato, seguite dalle auto a benzina a 8,5 miliardi
e una quota del 29%. Un mercato falsato dagli incentivi e dalle multe, da leggere con prudenza.
Gli incentivi hanno forzato gli acquisti e i noleggi da parte dei privati di vetture a bassissime emissioni. I costruttori per limitare le multe sono andati a cercare quei clienti che non vogliono fermarsi a ricaricare, puntando sulle ibride plug-in, che come previsto hanno superato le vendite in valore delle elettriche, grazie
anche a un valore medio molto più elevato.

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