Motus-E e Quintegia presentano il report “La mobilità elettrica: inevitabile o no? Analisi dal punto di vista dei consumatori” nel quale si evidenzia che nel 2030 le auto elettriche rappresenteranno il 50% della domanda totale. L’analisi, realizzata con il sostegno della Fondazione Europea per il Clima, si basa su dati acquisiti da Element Energy, su commissione della Platform for Electromobility, ente europeo per la promozione e facilitazione di politiche a supporto dello sviluppo della mobilità elettrica.
Secondo lo studio, che analizza i dati relativi all’Italia, “la domanda di auto elettriche arriverà a superare quella di ogni altro tipo di alimentazione entro il 2025, nel 2030 rappresenterà il 50% della domanda totale e nel 2050 quasi l’80%”. Il report, che riporta l’opinione di 14.052 consumatori di Germania, Regno Unito, Francia, Italia (campione di 2.004), Spagna e Polonia, sottolinea anche che a frenare attualmente l’acquisto è il prezzo delle vetture, che dovrebbe pareggiare quello delle vetture a combustione nel 2030 per i modelli dei segmenti più bassi della carline. “A parità di prezzo e con l’evoluzione tecnologica prevista, i consumatori preferiranno acquistare vetture elettriche piuttosto che a combustione interna”, si legge nello studio.
Altre alimentazioni, come l’idrogeno, a oggi non rappresentano una valida alternativa ai veicoli elettrici a batteria. Secondo il report, infatti, la domanda di auto elettriche non diminuirebbe in maniera significativa né se le auto a idrogeno acquisissero importanza né se venissero introdotti nel mercato i carburanti sintetici (meno convenienti per i consumatori in termini di costi di esercizio e meno efficienti in termini di risorse ambientali).
Lo studio evidenzia anche che la rete di ricarica pubblica, da sola, non influenza in modo significativo la domanda di auto elettriche. “La domanda di auto elettriche non aumenterebbe in maniera significativa se tutti i consumatori avessero libero accesso alla ricarica pubblica e domestica”, si legge ancora nel report. Per un vero successo della transizione elettrica della mobilità, però, un ruolo fondamentale è quello delle istituzioni, che “dovrebbero prevedere politiche di supporto che incidano direttamente sul prezzo di acquisto”, concludono Motus-E e Quintegia.