Motor Valley Fest: obiettivo Goodwood. Con valore aggiunto
Tanto di cappello agli organizzatori della Motor Valley Fest. Partita nel 2019 con un po’ di scetticismo (anche il meteo si era messo a remare contro), la seconda edizione dell’evento, che ha Modena come epicentro, si preannuncia spumeggiante. In calendario dal 14 al 17 maggio, il festival diffuso in salsa emiliano-romagnola, oltre che sulla passione, elemento distintivo della Terra dei Motori, punterà su innovazione e adrenalina. Con un occhio, ovviamente di riguardo, per la mobilità elettrica.
L’Italia ha tante di quelle risorse che, se sfruttate al meglio, renderebbero questo Paese il più invidiato al mondo. La valorizzazione della Motor Valley va in questa direzione e aver saputo riunire, sotto un unico marchio, tutte le eccellenze del territorio (motori, circuiti, musei, arte, musica, cibo, buon vino, mare, terme e colline) ha fatto da ulteriore volano al turismo di questa regione. Non è stata casuale la presenza di John Elkann, presidente di Fca e Ferrari, al taglio del nastro della prima Motor Valley Fest, che per la seconda edizione si avvarrà anche del contributo della Federazione motociclistica italiana.
Claudio Domenicali, presidente della rassegna, nonché ad di Ducati, uno dei marchi big della Terra dei Motori, è già proiettato avanti nel tempo: «Potremmo diventare la Goodwood italiana, perché no. Motor Valley è un marchio che dà lustro alla nostra Emilia-Romagna. Insieme alla passione, ci sarà tanto spazio per le start-up e l’innovazione. Vedo una grande possibilità di crescita».