Motor Valley: campo di battaglia tra Faw (Cina) e Ferrari

Parte l’attacco dell’auto cinese all’Italia e un duello giallo-rosso (non riguarda la politica) si fa strada sulla Via Emilia. Mentre il presidente di Ferrari, John Elkann, anticipa che entro il 2030 uscirà la prima supercar elettrica, una nuova svolta storica («mai ci sarà una Ferrari a batteria», così l’ex numero uno Sergio Marchionne, ma anche l’ex ad Louis Carey Camilleri) dettata dalle tendenze sempre più green della mobilità, arrivano i dettagli sullo sbarco del colosso Faw, in joint venture con l’americana Silk Ev, nella Motor Valley: oltre 1 miliardo di investimenti per creare un hub produttivo e un centro di innovazione tra Bologna e Modena, a due passi dalle sedi di Ferrari, Lamborghini, Maserati, Pagani, Dallara, Toro Rosso e Ducati.

E proprio a Ferrari, insieme a Porsche, guarda Walter de Silva, l’ex responsabile dello stile di Alfa Romeo e per anni del gruppo Volkswagen, scelto per conferire alle future supercar il magico tocco italiano che si avvarrà, inoltre, del know how tecnologico di Dallara.Dunque, è subito sfida. Faw-Silk Ev (con il fondamentale contributo del made in Italy) produrrà in Emilia Romagna modelli sportivi e di lusso, a partire dall’hypercar S9 ibrida ricaricabile che debutterà al Motor Show di Shanghai. «Aerodinamica e design andranno a braccetto – ha spiegato de Silva -; con Dallara stiamo gestendo forme che mettano insieme bellezza e funzionalità. I riferimenti? Ferrari e Porsche». Seguiranno altre modelli, tra cui un Suve un veicolo che si potrebbe associare a Porsche Taycan.

Il Cavallino rampante (ma anche Lamborghini, Maserati e gli altri big del territorio) sotto attacco, dunque? Il governatore dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, ha intanto confermato il via alla ricerca dell’area, lungo l’asse Bologna Modena, da destinare all’investimento. Da parte sua, Jonathan Krane, presidente di Silk Ev (ingegneria e design con sedi, oltre che nella Motor Valley, in Cina e Usa), fa sapere che «i processi per le assunzioni di personale sono in corso».

«Per noi – ha dichiarato Xu Liuping, chairman e party secretary di Faw – è un’occasione unica per posizionare con ancora maggior forza il marchio quale eccellenza automobilistica nella provincia di Jilin, culla dell’industria automobilistica cinese, e per avvicinarci alla Motor Valley italiana, ecosistema integrato e ingegnerizzato a livello globale, rinomato per il suo patrimonio automobilistico di auto di lusso e da corsa, nonché un’opportunità per diventare il nuovo punto di riferimento nel segmento delle auto sportive elettriche».
Alla firma degli accordi hanno partecipato, a distanza, gli ambasciatori cinese e italiano. «Tre superpotenze per questo nuovo mondo – hanno detto – con Cina e Usa c’è l’Italia, superpotenza nella cultura e in tante altre cose». E il nostro (ex) governo? «Con Roma si è lavorato insieme», la risposta di Bonaccini.

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