Moto: virus e telelavoro frenano il mercato

di Paolo Magri, presidente di Ancma

Dopo un’estate molto positiva e in controtendenza rispetto ad altri mercarti, registriamo un rallentamento riconducibile alla seconda ondata di Covid-19. A questo fattore se ne aggiungono altri, come il ricorso più diffuso al telelavoro, che ha ridotto le necessità di spostamento soprattutto nelle aree urbane, ma anche l’incertezza economica e, in modo più marginale, il clima e l’attesa dei nuovi modelli.

Malgrado il calo nel mercato degli scooter, tengono ancora ciclomotori e moto, segno che in questo anno – comunque molto difficile – passione e domanda di mobilità fruibile, distanziata e sostenibile rimangono fattori di scelta determinanti per un settore che, in assenza di aiuti e misure incentivanti, ha dimostrato di essere vitale e trainante per il Paese.

 

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