Moto Guzzi V7: la più veloce e confortevole

di Valerio Boni

Il nome non è nuovo, la sostanza sì. V7 è la sigla che dalla metà degli anni Sessanta distingue il modello più iconico della gamma Moto Guzzi. Una stradale costruita attorno a un motore dall’architettura inconfondibile, con i 2 cilindri disposti a V che spuntano alla base del serbatoio. La storia di V7 è lunga, comincia nell’autunno del 1965 con la presentazione della versione “civile” (arrivata dopo quella militare), una 700 da 50 cavalli, successivamente evoluta nelle versioni Special, Sport e California che l’hanno fatta conoscere in tutto il mondo. Quella di oggi si chiama ancora V7, ma in realtà è una 850 da 65 cavalli, che utilizza il motore realizzato solo pochi mesi fa per equipaggiare la maxienduro V65 tt.

 

Una moto, due varianti

Presentata sulle pagine del sito motoguzzi.com, è la V7 più veloce, più confortevole e meglio rifinita della storia, pur mantenendo gli elementi tipici dello stile di una delle moto più note al mondo. Per il lancio è proposta in due varianti distinte da celebri nomi di famiglia: Stone e Special. La prima è la versione “base”, più essenziale e con dettagli contemporanei, la seconda ha invece contenuti più classici ed eleganti.

 

Diventa più matura

Rispetto alla serie precedente, introdotta nel 2007, quella attuale ha dotazioni più complete ed elementi tecnici che conferiscono una maggiore maturità. Come i due vistosi terminali di scarico, il giunto cardanico in evidenza, gli ammortizzatori Kayaba e la ruota posteriore di grande sezione. Il telaio è stato rinforzato con parti in acciaio nella zona del cannotto di sterzo, mentre la sella rinnovata a doppia altezza e le sospensioni con escursione più ampia assicurano un livello superiore di comfort.

 

Si scrive V7, si legge “otto e mezzo”

Il motore è il caratteristico bicilindrico a V nell’edizione più moderna e aggiornata tra quelli prodotti nello storico stabilimento di Mandello Lario, sulle sponde orientali del Lago di Como. Con il motore 850 garantisce prestazioni superiori e un’efficienza generale maggiore, grazie a una potenza cresciuta del 25%, dai precedenti 52 cavalli a 6.200 giri agli attuali 65 a 6.800 giri. Anche la coppia è salita, dai 60 Nm a 4.250 giri al valore di 73 Nm a 5.000 giri, con più dell’80% disponibile già a 3.000 giri.

 

Da febbraio, anche depotenziata

Tutti gli interventi hanno l’obiettivo di rendere questa V7 “otto e mezzo” più stabile e comoda, lasciando inalterata la maneggevolezza che da sempre caratterizza il modello più venduto della gamma Moto Guzzi. Le colorazioni sono specifiche per i due allestimenti: le Stone sono proposte in tre tinte satinate (Nero Ruvido, Azzurro Ghiaccio e Arancione Rame). Le V7 Special, hanno invece un’impostazione classica, più vicina allo spirito del modello originario, sottolineato dai colori Blu Formale e Grigio Casual. In vendita da febbraio, rispettivamente a 8.840 e 9.140 euro con controllo di trazione regolabile e disinseribile, sarà disponibile anche in versione depotenziata, in linea con le limitazioni della patente A2.

 

 

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