Moto e scooter a Roma: diminuiscono gli incidenti, ma buche e tombini fanno paura
La bella notizia è che sono diminuiti gli incidenti per chi viaggia in moto e scooter a Roma. La brutta, purtroppo, è che le condizioni del manto stradale fanno comunque paura a chi si ritrova su due ruote nella capitale. Buche e tombini continuano ad essere uno spauracchio con il quale gli oltre 400mila veicoli romani devono coesistere.
Roma, chi viaggia in moto e scooter ha comunque paura
Dal 2010 gli incidenti in ambito urbano sono diminuiti del 38%, i morti del 40% e i feriti di un altro 38%. Sulle strade della Capitale, però, si contano oltre 5.000 sinistri l’anno con un veicolo a due ruote: per una media di 14 al giorno. Ottobre è il mese con più incidenti (10% del totale su due ruote), mentre a maggio si verificano più decessi (1 su 4). Durante il rientro serale casa-lavoro (17:00-21:00) si concentra il 31% degli scontri per moto e scooter, ma è nelle ore notturne (22:00-6:00) che si contano più morti su due ruote (34% del totale). È questo il quadro che emerge dallo studio “La sicurezza stradale nella Capitale delle due ruote”, realizzato dalla Fondazione Filippo Caracciolo di ACI, che analizza la mobilità di moto e scooter, anche attraverso interviste su un campione di oltre 800 conducenti e rilievi dei comportamenti negli incroci più pericolosi.
Calano gli incidenti, ma i problemi restano
Nonostante il miglioramento dei dati sull’incidentalità, emergono criticità da fronteggiare con urgenza: il 98% dei motociclisti intervistati indica le buche come primo fattore di rischio. Seguono lo stato dei tombini (81% delle risposte) e il comportamento indisciplinato degli automobilisti (64%). Quasi la metà di chi si muove in moto e scooter lungo i 5.500 chilometri di strade romane include tra i pericoli anche pedoni e ciclisti. Lo studio evidenzia pure i vizi dei rider romani: il 50% dei 393.144 veicoli a due ruote circolanti a Roma non è in regola con la revisione (secondo il Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture) e il 24% dei motociclisti dichiara di usare lo smartphone mentre guida. Quattro su dieci ammettono di superare i limiti di velocità, oltrepassare la linea continua e passare con semaforo giallo, ma più del 60% dichiara di zigzagare nel traffico.