Mole Urbana: l’e-quadriciclo di Umberto Palermo

Debutta Mole Urbana: il prototipo della urban car disegnata da Umberto Palermo. Durante la presentazione, al Mauto di Torino, è stata inaugurata la mostra d’arte “La pop car”, con le opere che 16 artisti internazionali hanno dedicato alla vettura. Filosofi, giornalisti e creativi si confronteranno sugli intrecci fra design e cambiamento. Al Museo Nazionale dell’Automobile di Torino, Mole Urbana è visibile, completamente rifinita, nella versione Small. Mostrate anche le versioni Medium e Large-Sport, volutamente non complete, per lasciare visibili i materiali e le tecnologie di produzione. Per la realizzazione dei prototipi, Umberto Palermo si è avvalso della tecnologia del gruppo Pretto per la powertrain, dell’Ett1 per i profili in alluminio e della Fasp per i sedili, azienda specializzata in ergonomia, la quale ha provveduto a progettare soluzioni per garantire un comfort differenziato per le tre versioni Small, Medium e Large-Sport. Alla realizzazione dei prototipi ha contribuito anche Dsd Modelli di Filippo Donato.

La scelta della location non è casuale: “Al Museo dell’Automobile di Torino si racconta e racchiude la storia dell’evoluzione mondiale dell’auto”, dice Umberto Palermo. Il progetto nasce con un principio fondamentale: quello di non considerare il consumo energetico solo in base alle emissioni, ma anche e soprattutto dal punto di vista dei processi produttivi e delle scelte tecnologiche che danno vita alla vettura. Mole Urbana, infatti, non sfrutta il metodo canonico di produzione dell’automotive per mezzo di stampaggio di plastiche e lamiere, ma si orienta e si ispira piuttosto alle tecniche dell’estrusione del metallo, prendendo spunto da un campo diverso ma non troppo, quello dell’architettura. L’ispirazione per la capacità di sintesi dei processi produttivi viene invece da Ariston Thermo Group: “È da Ariston che ho imparato a ottimizzare i passaggi processuali”, riconosce Palermo che da quindici anni disegna prodotti per l’azienda di Fabriano.

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