Mobility Monitor: condivisione dati, sì per gli italiani

La sezione Car Data and Privacy del Mobility Monitor annuale di LeasePlan parla chiaro. La maggioranza degli italiani dice sì alla condivisione dei dati in formato anonimo e per migliorare l’esperienza di guida. La sezione Car Data and Privacy del Mobility Monitor annuale di LeasePlan.

I risultati del Mobility Monitor

Gli intervistati da LeasePlan in particolare hanno l’interesse a ridurre la congestione del traffico e il tempo di percorrenza (nel 70% dei casi). Voogliono ridurre i costi di carburante e manutenzione (70%). Ma anche ridurre le emissioni del veicolo (68%). E infine migliorare le prestazioni dell’auto (66%).

Preoccupazioni

Sempre stando all’edizione Car Data and Privacy del Mobility Monitor ci sono però anche delle preoccupazioni. La maggioranza (53%) ha timori che sono relativi a dove vanno a finire i dati raccolti dal loro veicolo. Per questo hanno spiegato di ritenere l’anonimato un requisito fondamentale. Circa la metà degli intervistati è disposta a condividere i dati del veicolo solo se il loro anonimato viene poi preservato.

Dichiarazioni

Tex Gunning, CEO di LeasePlan, ha così commentato: “La ‘forte richiesta di dati’ da parte dei nostri veicoli sempre più intelligenti rappresenta una reale preoccupazione per i conducenti. Per tale motivo, l’industria automobilistica deve assumere decisioni che rendano più agevole per i conducenti comprendere quali dati vengono raccolti e per quale scopo. Secondo il nostro parere, è possibile tranquillizzare realmente i conducenti attraverso la creazione di un ‘server neutro’ per i dati dei veicoli. Ciò permetterebbe di aggregare in modo anonimo i dati provenienti dalle auto. Accorderebbe al conducente un maggior controllo sui dati condivisi, evitando così che qualunque società possa detenere un monopolio sui dati.”

 

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