Marco Margheri, presidente del Wordl Energy Council Italia
Mobilità sostenibile, l’opzione gas naturale liquido
La sfida globale della mobilità sostenibile non passa soltanto dai veicoli elettrici più adatti agli spostamenti urbani ma anche rinnovando il parco veicoli tradizionale (benzina e diesel) con emissioni sempre più basse e utilizzando per i mezzi pesanti sul lungo raggio il gas naturale liquido. È il messaggio lanciato dal Consiglio Mondiale dell’Energia (World Energy Council) durante la World Energy Week svoltasi a Milano.
La World Energy Week, è un evento internazionale organizzato dal WEC, che riunisce i leader globali del settore per promuovere un confronto a livello internazionale con l’obiettivo di rendere l’industria energetica più sostenibile e inclusiva.
“Gli esperti giunti a Milano da tutto il mondo – spiega Marco Margheri, presidente di WEC Italia – concordano sul ruolo chiave dell’auto elettrica soprattutto nel trasporto urbano, ma il gas naturale e il biogas (CNG e GNL) offrono soluzioni sostenibili già disponibili per le aree in cui la mobilità elettrica non è naturalmente adatta, come il trasporto stradale e marittimo. Gli incontri milanesi della World Energy Week – aggiunge Margheri – hanno affrontato i temi di maggiore attualità per il settore tra i quali l’integrazione e la resilienza delle infrastrutture energetiche, l’innovazione digitale, la mobilità sostenibile, i meccanismi di finanziamento e i modelli di business innovativi per la transizione energetica”.
Elettrico e infrastrutture
Le vendite di nuove auto elettriche in tutto il mondo – è stato detto durante la World Energy Week – hanno superato 1 milione di unità nel 2017 facendo registrare una crescita delle vendite di nuove auto elettriche del 54% rispetto al 2016. Lo stock globale di auto elettriche ha superato ormai i 3 milioni di veicoli nel 2017 dopo aver superato la soglia di 1 milione nel 2015 e il 2 milioni nel 2016. Nel 2017, la Cina ha fatto segnare il più grande stock di auto elettriche: il 40% del totale globale. In Europa nel 2017 sono stati immatricolati 287 mila veicoli elettrici e la Norvegia con 62mila veicoli venduti è il primo Paese seguito da Germania (55 mila veicoli), Gran Bretagna (47 mila) e Francia (37 mila). L’Italia non supera i 5.500 nuovi veicoli elettrici immatricolati.
La presenza dei veicoli elettrici (EV) è strettamente correlata alla crescita delle infrastrutture di ricarica. Nel 2017, i caricatori privati presso abitazioni e luoghi di lavoro, stimati a quasi 3 milioni in tutto il mondo, erano le installazioni di ricarica più utilizzate per le auto elettriche di proprietà di famiglie e flotte. In Italia, ad oggi, si contano circa 12mila colonnine di ricarica, delle quali circa 9-10mila private e 2.750 pubbliche.
Come essere competitivi
La soluzione elettrica – hanno fatto notare gli esperti alla World Energy Week – non è ancora competitiva per il trasporto stradale pesante, a quello marittimo e agli usi diretti nell’industria. Per questi utilizzi, che in Italia rappresentano circa l’11% del consumo finale di energia, si usa già oggi il metano liquido in sostituzione dei prodotti tradizionali. Nel nostro Paese ci sono oltre 110 camion alimentati a GNL (Gas Naturale Liquido) attualmente in circolazione nel Nord.
Secondo fonti di mercato, intorno alla stazione di Piacenza gravitano 75 camion per una media di circa 30 rifornimenti al giorno, con carichi compresi tra 150 e 200 kg di GNL ciascuno. “L’uso di metano e bio-metano – spiega Margheri – per veicoli leggeri è una soluzione importante per la riduzione degli inquinanti locali nelle aree urbane e metropolitane”.
Il tema CO2
Un ulteriore elemento per migliorare le emissioni dei veicoli in atmosfera passa dal rinnovamento del parco veicoli esistente anche in considerazione delle restrizioni previste nei prossimi anni per le auto diesel. Attualmente l’emissione media è pari a 183 grammi di CO2 per chilometro, mentre le nuove immatricolazioni a benzina e diesel più evolute emettono in media 114 grammi di CO2 per chilometro. Questo si traduce in risparmi annuali pari a 0,75 tonnellate di CO2 per ogni veicolo sostituito.