Foto: Nissan Leaf, l’auto elettrica più venduta al mondo
Mobilità elettrica in netta crescita: + 86,97% nel 2019
Non ci sono più dubbi, la mobilità elettrica è in netta crescita. A dimostrarlo sono i dati ACI diffusi da Federmanager Bologna-Ferrara-Ravenna e Ordine degli Ingegneri di Bologna durante il convegno “Mobilità Elettrica, Stato dell’Arte e Sviluppo Praticabile” lo scorso 22 ottobre in videoconferenza. In Italia al 31 dicembre 2019 circolavano 357.296 autovetture ibride ed elettriche, in crescita del 39,22% rispetto al 2018. Nel dettaglio, le elettriche registrano un + 86,97%, le ibride benzina un + 31,88 e le ibride gasolio un + 290,20.
La Lombardia guida la classifica della mobilità sostenibile
In Emilia Romagna le autovetture elettriche e ibride è superiore alla media nazionale. Con l’1,40% l’Emilia Romagna si trova in terza posizione dopo Lombardia (1,62%)e Trentino Alto Adige (1,44%). Sopra la media italiana anche Veneto, Lazio, Friuli Venezia Giulia e Piemonte. Le ultime posizioni sono occupate da Calabria, Basilicata e Campania. Con questi numeri il futuro può dirsi roseo. Infatti, gli ultimi numeri relativi alle immatricolazioni di auto nuove conferma che il mercato delle auto elettrificate non subisce battute d’arresto a fronte di un mercato complessivo in forte calo.
A settembre 2020 1 vettura venduta su 4 è elettrificata
“Come ha riportato Anfia a settembre 2020 una vettura venduta su quattro è elettrificata. Le vendite di elettriche pure (BEV) hanno segnato un + 224%, le ibride plug-in (PHEV) un + 268%, le ibride benzina + 252% e le ibride gasolio +50%”. Ha rimarcato Roberto Pettinari, responsabile della Commissione Sostenibilità e Infrastrutture per Ambiente, Territorio, Energia di Federmanager Bologna-Ferrara-Ravenna. A commentare l’attuale momento è anche Massimo Kolletzek (Sistemi di trasporto e mobilità, già Direttore Operativo Aeroporto di Bologna). “Ho analizzato – ha sottolineato Kolletzek – la reale sostenibilità dell’accelerazione verso la mobilità elettrica. Emerge l’opportunità di un trasferimento più graduale. Poiché allo stato attuale le emissioni vengono trasferite dalla strada alle centrali, gli accumulatori presentano aspetti negativi in corso di soluzione e i costi dei mezzi sono ancora elevati. Quindi possiamo affermare che fino al superamento di queste criticità la mobilità elettrica non può essere considerata davvero sostenibile”.
Le sfide che ci attendono rappresentano una svolta epocale
A Massimo Gamba, consulente e formatore specializzato del CEI (Comitato Elettrotecnico Italiano) ha raccontato le sfide legate allo sviluppo della mobilità elettrica di oggi e di domani. “Il Piano Nazionale delle Infrastrutture per la ricarica dei veicoli elettrici – ha rimarcato Gamba – prevede che in Italia saranno installati almeno 125.000 punti di ricarica. Il nuovo fabbisogno di energia elettrica non sarà un problema. Mentre ci dovranno essere nuove Smart Grid che mediante un sistema di contatori intelligenti, prezzi “dinamici” e sistemi di accumulo, garantiranno di ottimizzare i flussi e i consumi di energia elettrica. Le sfide che ci attendono rappresentano una svolta epocale. Inoltre, daranno lavoro a molteplici figure professionali anche al di fuori del settore Automotive”.