Mobilità elettrica: imposizione per nulla chiara
di Massimo Ghenzer, presidente di Areté
Il concetto di sostenibilità nella mobilità è riconosciuto e indispensabile, quello che va tuttavia chiarito è l’approccio programmatico globale, che non può prescindere da un pieno coinvolgimento del singolo individuo e della collettività tutta. Pensare che la sostenibilità sia soltanto un fatto tecnico è errato. Senza il riconoscimento dei valori sociali, individuali ed economici, la mobilità sostenibile troverà difficile attuazione. Tutte le grandi e profonde evoluzioni nei comportamenti umani richiedono il riconoscimento intersogettivo dei suoi valori per trovare pratica attuazione. Pensare che il miglioramento delle emissioni e il conseguente livello di inquinamento sia basato soltanto sulla progettazione di moderne vetture elettriche ed elettrificate , riconosce soltanto parte della realtà evolutiva oggi in atto nel mondo industriale.
Imporre e non spiegare il perché di queste scelte è una strada che è meglio non percorrere, perché non produce condivisione e accettazione da parte del singolo e delle comunità. Per evolvere il cambiamento nei comportamenti umani e in questo caso dei consumatori non si può prescindere da un processo culturale condiviso che comporti la comprensione del fenomeno e la sua fattibilità economica , individuale e collettiva. Nel caso della mobilità sostenibile non si può raggiungere il risultato ultimo parlando delle caratteristiche tecniche dei prodotti e parzialmente dei benefici delle emissioni più pulite per la comunità.
Bisogna allargare l’orizzonte e spiegare la strategia e i programmi globali che consentono in fasi successive il raggiungimento dell’obiettivo. Tutto ciò non sta avvenendo e gli individui e le comunità di consumatori rimangono perplessi. Le domande che si pongono sono molte, ma le risposte per il momento tardano a essere formulate. Nelle economie a base democratica occidentali le comunità sono abituate a ragionare e comprendere. Senza la comprensione delle strategie e dei programmi le comunità rimangono in mezzo al guado.
L’accettazione del cambiamento, se avviene, è in una sequenza di dubbi e incertezze che non facilitano la diffusione e l’evoluzione dei comportamenti. Si è andato molto avanti nell’informare il cittadino consumatore sui programmi di investimenti in vetture elettriche, ma si è molto indietro nello spiegare il programma globale della mobilità sostenibile, che per il momento rimane non chiaro ai più.