Mobilità elettrica: è sensata solo in città

di Davide Tabarelli, presidente di Nomisma Energia

 

Bisogna stare attenti al concetto di sostenibilità. Tutti vorremmo l’auto elettrica, ma ci sono dei limiti e ha senso solo per piccole percorrenze in ambito urbano. Le nostre città devono sicuramente fare di più per migliorare la qualità della mobilità urbana ma l’auto elettrica, che da decenni riceve supporti finanziari e incentivi, è ancora limitata a delle quote di mercato marginali: nell’ultimo anno non arrivano allo 0,1%’.

In Italia abbiamo 50mila auto elettriche contro 36 milioni di vetture tradizionali ed è così un po’ in tutto il mondo. Questo dimostra che le auto elettriche stanno crescendo, ma lentamente. A pesare sullo sviluppo è anche il costo di questi veicoli ancora troppo elevati: ‘le statistiche sulle vendite dimostrano che la macchina elettrica è sempre una seconda vettura, funzionale in città ma non per fare lunghi viaggi’.


Interventi per favorire la ricarica delle auto elettriche in luoghi privati vanno nella giusta direzione’ per spingere la mobilità elettrica urbana. Ma a fare la differenza ”sarà l’elettrificazione dei trasporti pubblici e treni, come previsto dal PNRR. Le rivoluzioni sono facili da annunciare ma, a volte difficili da realizzare. L’elettricità è una cosa stupenda, ma ha anche dei limiti fisici con i quali bisogna fare i conti.

1 Comments

  1. Claudio Billo says:

    Son solo i “SUPERFACILONI” senza cervello che SANTIFICANO l’elettrico. Tale e quale la situazione dell’energia nucleare: in Italia ZERO, in Francia, Slovenia, Austria, Svizzera proprio in prossimità del confine italiano CENTO centrali nucleari. Secondo gli AMBIENTALISTI perché il nucleare “rimane ancorato dove è installato”. Ca. 10 anni fa mi ha riferito da un tecnico Ansaldo che ha lavorato sia nella centrale di Caorso che nella “centrale gemella” in Francia presso il confine italiano, quest’ultima, in 30 e più anni di funzionamento, aveva scorie radioattive per “un sarcofago” di “1900 m²” di superficie occupata ((ca 100 x 20 mt o 50 x 40 mt) per una Potenza di 860 MW. La centrale di Caorso in funzione ha prodotto in 6 anni d’esercizio 29.000.000 di MWh (29 TWh). Negli anni successivi l’energia NON prodotta è stata acquistata all’estero(Francia prevalentemente) pur spendendo cifre importanti per il DECOMMISSIONING della stessa e della centrale di di Trino Vercellese, di Latina e di Sessa Aurunca. Tanto noi ITALIANI siamo ricchi e di queste “bazzeccole” possiamo “privarci e pagarle” a vantaggio altrui che “ci rifilano” l’energia verde prodotta dalle loro centrali nucleari!

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