Mobilità elettrica: anche LeasePlan scende in campo

Quando le grandi aziende scendono in campo, vuol dire che il settore in questione è davvero di forte interesse. E non potrebbe essere altrimenti, quando si parla di mobilità elettrica. Per questo motivo anche LeasePlan, leader mondiale di servizi per l’auto, ha deciso di unirsi all’iniziativa globale ZEV (Zero Emission Vehicle), per accelerare la transizione alla mobilità elettrica.

Mobilità elettrica, l’impegno di LeasePlan

L’iniziativa Zero Emission Vehicle (ZEV) è un’insieme di aziende che, a livello globale, cercano le soluzioni migliori per ottimizzare la transizione dal passaggio dalla mobilità con motori a combustione ad una elettrica. Organizzata da The Climate Group e C40, il suo scopo è raggruppare stati, regioni, città, aziende e ONG per inviare un chiaro segnale all’industria automobilistica. I partner, inoltre, sviluppano politiche e soluzioni in grado di dare impulso.

L’iniziativa Zero Emissioni Vehicle

L’iniziativa è stata lanciata a New York in concomitanza con la gara finale della competizione di Formula E, tenutasi a Brooklyn. Tra i partner fondatori LeasePlan, Unilever, EDF Energy, lo Stato della California e la città di New York. Tex Gunning, CEO di LeasePlan: “Benché la richiesta di veicoli elettrici cresca ogni giorno, i veicoli, le infrastrutture o le politiche per soddisfare una tale domanda non sono ancora presenti. Siamo quindi molto lieti di unirci all’iniziativa globale ZEV e di lavorare con il settore automobilistico al fine di trasformare la mobilità a emissioni zero in una realtà. Utilizzare veicoli elettrici può essere uno dei modi più agevoli per contrastare il cambiamento climatico, ma solo se tutti sapranno affrontare la sfida lanciata dall’iniziativa ZEV.”

L’impegno di tutti

Helen Clarkson, CEO di The Climate Group: “I trasporti contribuiscono in modo significativo e crescente al cambiamento climatico. Oggi, stiamo lanciando una sfida alle aziende di produzione automobilistica, affinché collaborino con tutti i gruppi di stakeholder – stati, regioni, città, aziende e ONG come la nostra – per accelerare la rivoluzione della mobilità a emissioni zero e rendere il trasporto elettrico la norma. Con i suoi 1,8 milioni di veicoli in circolazione, è di grande interesse che LeasePlan partecipi all’iniziativa ZEV.”

Chi è LeasePlan

Con 1,8 milioni di veicoli in circolazione, LeasePlan sta assumendo un ruolo di leadership nella transizione dal motore a combustione interna alle alimentazioni di tipo alternativo, ponendosi l’obiettivo di raggiungere emissioni zero netto entro il 2030. L’azienda intende inoltre trasformare la flotta dei propri dipendenti per comprendere solo veicoli elettrici entro il 2021.

1 Comments

  1. ET says:

    Allo stato attuale la mobilità elettrica ha senso unicamente per i PICCOLI spostamenti a BASSA velocità, limiti dettati dalla capacità delle batterie commercialmente disponibili. Inoltre, la ricarica delle batterie sposta semplicemente il problema: in assenza di nucleare, e con il solare a pannelli e l’eolico (comunque fonte di problemi quando le apparecchiature saranno da demolire per sopraggiunta obsolescenza e resa inaccettabile), uniche fonti NON dipendenti da combustione chimica, l’emissione di CO2 semplicemente verrà spostata da un sito ad un altro (buona cosa per i centri delle città, comunque). Da notare: il potere calorifico dei combustibili per automazione va dalle 11000 kcal/kg del GPL alle 10200 del gasolio per autotrazione (10500 per la benzina), ovvero grosso modo 11,5 KWh equivalenti. Il che vuol dire che per avere nel “serbatoio” dell’auto elettrica l’equivalente di 1 kg di carburante, circa 1,25 litri, servono più di tre ore di ricarica per una normale utenza domestica da 3 KWh, poco più di mezz’ora per una colonnina di ricarica da 20 KWh. E con un litro di carburante si fanno attualmente circa 18 km (di meno in città, ferma e riparti, circa uguale in autostrada, velocità costante e moderata, strade extraurbane dipende da che strada si sta facendo, e l’Italia è piena di montagne…). Quindi: più che giusto che ferva la ricerca, ma aspettarsi risultati immediati o a tempi brevi è quanto meno da ignoranti della fisica, in particolare la termodinamica, dell’elettrochimica – per quanto siano stati fatti passi da gigante, anche se ogni tanto si sono verificati incendi o esplosioni di batterie nei telefoni cellulari, che sono i più affamati di energia, dei limiti ingegneristico dei materiali attualmente disponibili. Con buona pace di tesla auto, e con buona pace dell’economicità di un veicolo elettrico, che comunque costa molto di più di un veicolo con motore endotermico (simil utilitaria che costa quanto e più di una classe media), per non parlare del cappio al collo per i materiali necessari sia per le batterie che per i magneti dei motori elettrici, i cui giacimenti sono nelle mani della Cina per il 99% – non è un caso se le maggiori fabbriche di batterie e motori elettrici ad alte prestazioni sono là).

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