Mitsubishi Outlander Phev fa 100.000
di Piero Evangelisti
Lo scetticismo che regna attorno alle auto elettriche, che siano elettriche pure o ibride ricaricabili, fa fatica a essere vinto. Complici gli elevati costi di queste auto, la mancanza di qualsiasi incentivo nell’acquisto e la carenza delle postazioni di ricarica, che, comunque non è uguale in ogni Paese (noi siamo il fanalino di coda). Però gli automobilisti rispettosi dell’ambiente in Europa non mancano visto che, in quattro anni, nel Vecchio continente Mitsubishi ha consegnato centomila esemplari dell’Outlander Plug-in Hybrid.
La forza della tecnologia
A partire dal 2013 con i precursori, i cosiddetti early-adopters, OutlanderPhev ha poi appassionato un numero sempre maggiore di pubblico anche nei mercati con una forte concorrenza interna, come la Svezia o la Germania, grazie a un mix di qualità ingegneristiche di Mitsubishi Motors Corporation (oggi entrata a far parte dell’Alleanza Renault Nissan), il basso impatto ambientale, il Super-All Wheel Control, la sicurezza attiva, un’efficiente capacità di carico da Sun, eccellente affidabilità e bassi costi di gestione. Un risultato diretto legato all’unica architettura basata sull’elettrico di Outlander Phev (motore anteriore elettrico, motore posteriore elettrico, nessuna scatola del cambio, drive-by-Wire 4WD e molto altro), questa soluzione versatile completamente integrata si è tradotta per oltre quattro anni in benefici immediati per i clienti europei, quali un peso molto più contenuto (per l’efficienza energetica), un layout più semplice, nessun compromesso in termini di carico, scorrevolezza assoluta (spinta da un sistema operativo estremamente sofisticato) al contempo salvaguardando la capacità di coprire lunghe distanze a pieno carico con una riduzione del consumo di carburante e di emissioni di CO2.