Missione Fiat: mobilità sostenibile per tutti

di Olivier François, Ceo del marchio Fiat e Cmo di Stellantis

La scelta di lanciare la Nuova 500 – elettrica e solo elettrica – è stata presa prima del Covid. Infatti, già allora, eravamo coscienti che il mondo non poteva più accettare “compromessi”. Il lockdown in effetti è stato solo l’ultimo degli alert che avevamo ricevuto. In quel periodo abbiamo assistito a situazioni inimmaginabili fino ad allora, come ad esempio rivedere animali selvatici nelle città, a dimostrazione che la natura stava riprendendo il suo posto.

E, se ancora fosse stato necessario, ci ha ricordato l’urgenza di dover intervenire, di fare qualcosa per il nostro pianeta.Abbiamo una icona, la 500, e una icona ha sempre una causa e 500 l’ha sempre avuta: negli anni 50 ha reso la mobilità accessibile a tutti. Ora, in questo nuovo scenario, ha una nuova missione – è la nostra missione – creare la mobilità sostenibile per tutti. Il nostro dovere è di offrire al mercato, al più presto possibile, compatibilmente con la riduzione del costo delle batterie, auto elettriche che non costino più di quelle a combustione.

Stiamo esplorando il territorio della mobilità sostenibile per tutti, questo è il nostro progetto. Tra il 2025 e il 2030, gradualmente, la nostra gamma di prodotto diventerà solo elettrica. E questo sarà un cambiamento radicale per Fiat.  Intanto in un futuro più prossimo, tra qualche mese, sono orgoglioso di un progetto che vedrà la riconversione della leggendaria pista sulla ex fabbrica del Lingotto di Torino nel più grande giardino sospeso d’Europa con oltre 28.000 piante. Un progetto importante e significativo e, di nuovo, sostenibile che rivitalizzerà la città di Torino, la nostra città.

2 Comments

  1. sparviero51 says:

    MA BASTA CON TUTTO QUESTO “SOSTENIBILE “ .NON SE NE PUÒ PIÙ !!!

    1. maurizio rovati says:

      La “loro” sostenibilità è insostenibile, un velleitarismo falso e anti umano.
      Considerare la CO2 un inquinante è come dire che l’acqua è un veleno e la comunità scientifica è complice di questo misfatto.

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *