Mercedes e Volkswagen: strategie in Nord Africa

di Luca Di Grazia, lettera dal Marocco

La quarta sponda ha rappresentato nel corso dei millenni un polo di attrazione per i popoli europei. Hanno cominciato i Romani a colonizzare il Nord Africa e sono stati seguiti dai popoli germanici. Non deve pertanto stupire l’interesse dell’industria tedesca per il Nord Africa.

Il Gruppo Volkswagen ha uno stabilimento di assemblaggio in Algeria, nella località di Relizane, in partnership con l’importatore locale Sovac, dove vengono assemblate le Golf per il mercato locale.

La fabbrica è ferma da diversi mesi a seguito dei cambiamenti normativi intervenuti nel Paese magrebino durante il 2019, ma la direzione del gruppo automobilistico ha recentemente ribadito il suo interesse e il suo impegno nei confronti dell’industria automobilistica del Paese.

Con il mercato europeo che tende sempre più verso i crossover e i Suv, la Casa automobilistica tedesca sta valutando di liberare spazio nei suoi stabilimenti europei per concentrarsi molto di più sul segmento dei Suv molto popolari. Ciò comporterebbe il trasferimento della produzione di alcuni modelli, tra cui Volkswagen Polo, Skoda Fabia e Seat Ibiza in Nord Africa.

Volkswagen, potrebbe così fare fronte a un’esigenza importante nel segmento delle piccole auto, sia nella regione del Maghreb che nell’Africa subsahariana. Tuttavia, il Marocco e, in misura minore, la Tunisia, sono ancora nella rosa dei Paesi target per uno stabilimento del gigante automobilistico tedesco.

L‘interesse per la regione da parte dei gruppi industriali è in decisa crescita. L’anno scorso, infatti, Daimler ha firmato un memorandum d’intesa per riavviare la produzione di veicoli Mercedes-Benz in Egitto dopo quattro anni di stop.

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *