Mercedes Classe C: ancora protagonista
di Piero Evangelisti
Capita, nel mondo dell’automobile, che a un modello venga dato, al momento del suo esordio, un soprannome che poi l’auto si porta dietro, generazione dopo generazione, anche se questo è divenuto del tutto superato. E’ quello che è successo alla Mercedes-Benz Classe C che, per comodità, viene chiamata da sempre “baby Benz”, termine coniato addirittura per l’antesignana Mercedes 190.
Con il debutto della nuova serie, Classe C vuole scrollarsi di dosso quella definizione che la fa sembrare “piccola” mentre continua a essere la berlina più venduta della famiglia con la Stella a tre punte e adesso vanta le stesse tecnologie introdotte sulla Classe S. «I nostri clienti amano Classe C da sempre, perché in quanto a comfort, tecnica, spaziosità e design è sempre stata al vertice. Lo dimostrano gli oltre 10,5 milioni di unità vendute dal 1982” commenta Britta Seeger, membro del Consiglio direttivo di Daimler AG e Mercedes-Benz AG, responsabile della Divisione Vendite.
“Con la nuova generazione e le sue numerose novità, come gli innovativi elementi digitali per l’abitacolo o i nuovi modelli ibridi plug-in, proseguiamo sulla strada del successo in direzione di un futuro digitale e sostenibile. Che si tratti della Berlina o della Station Wagon, i nostri clienti hanno la possibilità di personalizzare la massimo la vettura, facendola diventare la loro “comfort zone” personale”.
Mild hybrid di seconda generazione
Grazie all’elettrificazione sistematica e al downsizing intelligente, la nuova Classe C dà l’esempio sotto il profilo dell’efficienza. La gamma di motori comprende esclusivamente propulsori a quattro cilindri tratti dall’attuale famiglia di modelli modulari di Mercedes-Benz denominata FAME (Family of Modular Engines). Sia i motori diesel sia quelli a ciclo Otto dispongono per la prima volta, oltre che della sovralimentazione con turbocompressore a gas di scarico, anche di un supporto intelligente nella gamma di regime bassa con un alternatore-starter integrato (ISG) per la trazione mild hybrid di seconda generazione.
Si ottiene così un’erogazione di potenza notevole. L’alternatore-starter integrato Isg comprende la rete di bordo a 48 V, che garantisce funzioni come il “sailing”, l’effetto “boost” o il recupero di energia e offre una notevole riduzione nei consumi.
Inoltre, i motori si avviano in maniera molto rapida e confortevole, così che la funzione start/stop risulta quasi impercettibile al guidatore, come anche il passaggio dalla funzione “sailing” con motore spento all’avanzamento con la trazione del motore. In folle l’interazione intelligente dell’Isg con il motore a combustione interna garantisce un’eccellente silenziosità di funzionamento.