Mercedes Classe A 250e: in viaggio nei luoghi Verdiani

di Lorenzo Palma

 

È arrivata la nuova Mercedes Classe A 250e, prima versione ibrida plug-In della berlina compatta tedesca, unendo le prestazioni brillanti di una motorizzazione a benzina 250 e la piacevolezza di poter viaggiare con percorrenze che sfiorano i 30 km al litro grazie a un’andatura adeguata alla meccanica dell’auto.

L’abbiamo provata lungo l’itinerario Verdiano: Parma, Busseto, Vidalenzo, Zibello, per scoprire fino a dove si è spinto il produttore di Stoccarda per rendere più efficienti le proprie vetture e abbassare le emissioni di CO2 per km.

E per questo partiamo subito dal punto forte della nuova Mercedes Classe A 250e, ovvero la meccanica ibrida che, in questo caso, arriva alla terza generazione della Casa di Stoccarda. L’inserimento delle nuove batterie da 15,6 kWh tra la seconda fila di sedili e il pianale del bagagliaio ha costretto gli ingegneri a rivedere tutta la seconda metà della piattaforma modulare MFA2. Un po’ sacrificato il bagagliaio.

A spingere la nuova Classe A 250e troviamo il già noto motore 1.3 turbo a 4 cilindri da 163 cv accoppiato a un propulsore elettrico da 102 cv direttamente collegato al cambio automatico con doppia frizione a 8 marce, di serie su questa versione. Complessivamente, le due unità sviluppano una potenza di 218 cv che fanno scattare la 250e da 0 a 100 km/h in soli 6,9 secondi, fino a una velocità massima di 235 orari.

Ci fermiamo per visitare, a Roncole Verdi, la ottocentesca villa del “Cigno di Busseto” con romanze d’opera come sottofondo: vale un viaggio solo per ammirare, oltre la villa, i filari d’uva che tra qualche mese saranno carichi di grappoli di Ancellotta per regalarci il Lambrusco.

Il periodo di Covid-19 non ci aiuta nel visitare osterie e locali: ci troviamo nella patria dei cappelletti: i vecchi del posto, nel brodo di lesso, ci mettevano un po’ di Lambrusco per impreziosirne il gusto. Ma anche del cotechino, dello zampone, del prosciutto dolce di Parma. Sogniamo tavole ricche di questi prodotti che, a fine pasto, i commensali chiudevano con il Nocino, liquore tanto caro a Giuseppe Verdi.

Da Busseto a Zibello, la nostra classe A 250e fila via silenziosa. La stabilità e la precisione in curva rimangono, comunque, un punto forte della nuova Classe A che non viene perso a seguito degli interventi per renderla ibrida. Mentre ci convince assai poco il pedale del freno poco modulabile, morbido alla prima pressione ma fin troppo vigoroso quando si affonda un po’ di più. Non è infatti tra i più intuitivi nel mondo delle ibride.

A Zibello c’è qualcosa di delizioso e famoso in tutto il mondo: la produzione dello Zibello, il culatello più roseo, saporito e invecchiato del maiale; un prodotto presente sulle tavole di uomini politici, artisti, cantanti d’opera e imprenditori come le numerose foto incorniciate sulle pareti testimoniano. Per questo scegliamo il culatello dei fratelli Spigaroli, inseriti in un consorzio che tutela questo meraviglioso prodotto. La loro “Hosteria del maiale” è un’apoteosi di profumi, sapori e degustazioni indimenticabili.

Negli oltre 250 km in sua compagnia, per questo nostro primo contatto, abbiamo registrato consumi molto parchi. La strumentazione ci segnava percorrenze di oltre 26 km/litro, con picchi di oltre 30 km/litro a seconda dello stile di guida.

Rientriamo a Milano appagati grazie al comfort notevole di questa vettura: sedili in pelle, plancia di design, strumenti e console in stile Mercedes, ricche le dotazioni. Il prezzo di listino della nuova Mercedes Classe A 250e ibrida plug-in parte da una base di 42.400 euro circa, articolandosi su tre allestimenti.

 

 

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