Mercato rimorchi: tutti uniti per dare la sveglia al governo

di Sandro Mantella*

Siamo di fronte a un anno critico dove il mercato dei veicoli rimorchiati ci dice di essere in caduta ininterrotta dal febbraio scorso. Dando uno sguardo alle iniziative per il sostegno al settore dell’autotrasporto, pur comprendendo come l’attenzione sia rivolta soprattutto ai tentativi di risolvere i problemi pressanti della sostenibilità ambientale, siamo profondamente delusi dalla totale assenza di interesse dimostrato dal decisore politico verso i numerosi appelli che abbiamo lanciato per una altrettanto doverosa attenzione alla sicurezza della circolazione. Non si può continuare a legiferare in materia di sicurezza stradale senza tenere conto della situazione del parco rimorchi, che necessita innanzitutto di maggiori controlli sui veicoli circolanti e delle conseguenti azioni per togliere dalle strade i mezzi obsoleti e pericolosi, sostituendoli con unità moderne e dotate di tutti i dispositivi di sicurezza necessari”.

Che ci sia difficoltà nel nostro Paese a gestire in modo complessivo e coerente la politica dei trasporti, e tanto più quella dell’autotrasporto, lo dimostra anche il fatto che stanno per aumentare i costi del transito marittimo dei veicoli stradali destinati al trasporto di merci, come conseguenza dell’applicazione delle nuove regole imposte dall’Imo per la riduzione a livello mondiale dell’inquinamento marittimo: in altre parole, mentre da un lato si sostiene lo shift modale anche attraverso le condizioni poste per avere gli incentivi agli investimenti, dall’altro lato si aumentano i costi del passaggio marittimo dei mezzi stradali. 

Pensiamo sia giunta l’ora che tutte le organizzazioni interessate allo sviluppo sostenibile della logistica e, nel suo ambito, dell’autotrasporto, facciano fronte comune, e non solo a livello nazionale, per denunciare la situazione pesante che si sta delineando e proporre insieme soluzioni razionali per uscirne una buona volta in modo costruttivo e non emozionale, senza privilegiare la difesa a oltranza di interessi particolari. Sarebbe comunque insensato continuare ad affrontare il tema della sostenibilità complessiva nel settore dell’autotrasporto come se la sicurezza ne fosse un elemento estraneo.

*Coordinatore del Gruppo Rimorchi, Semirimorchi e allestimenti di Unrae

 

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