McKinsey fa il punto sul futuro dell’auto in Europa
Nuovo report di McKinsey sul futuro del settore dell’auto in Europa, pubblicato in occasione del Salone di Francoforte.
Secondo il report, l’industria automobilistica europea si trova in un mercato in evoluzione che mostra segni di rallentamento. Questa situazione difficile comporta una pressione sui costi ancora maggiore a causa degli ingenti e necessari investimenti in nuove tecnologie e soluzioni.
Ecco le principali evidenze: gli OEM devono vendere più di 2 milioni di auto elettriche nell’Ue nel 2021 per soddisfare gli standard di CO2. Nel 2018 sono stati venduti solo 200.000 veicoli elettrici; se gli OEM non rispettano i regolamenti sulle emissioni di CO2 e aumentano le vendite di veicoli elettrici, sono possibili sanzioni di circa 15 miliardi di euro; quindi, entro il 2025, gli OEM porteranno sul mercato più di 300 nuovi modelli BEV. Finora sono stati investiti 275 miliardi di euro nella mobilità elettrica.
Per 2 milioni di BEV, l’Europa avrebbe bisogno di una produzione di batterie di circa 110 GWh – oggi la capacità è di 25 GWh. In Europa dovrebbero essere installate fino a 400.000 stazioni di ricarica pubbliche Gli OEM reagiscono cooperando: dal 2014, sono state concluse più di 250 cooperazioni, 94 di quelle in settori classici come il motore a combustione interna. Nel settore della mobilità elettrica abbiamo assistito a 65 cooperazioni, 26 tra gli OEM.