Maghreb: punto di rilancio per l’auto europea?
di Luca Di Grazia, lettera dal Marocco
Per l’industria automobilistica europea, duramente scossa dalla pandemia di Covid-19, il Regno del Marocco mantiene tutta la sua attrattiva e potrebbe costituire una grande leva di crescita nella regione del Maghreb.
Tra le principali vittime economiche del Covid-19, c’è stato il mercato automobilistico europeo che ha subito un calo vertiginoso dei volumi di vendita e di esportazioni verso tutto il mondo. Le previsioni non sono affatto incoraggianti ma, secondo alcuni analisti del settore automobilistico, c’è motivo di sperare poiché, nel contesto di una produzione a basso costo, diversi produttori europei non escludono l’aumento della loro produzione industriale nella zona del Maghreb.
Il Nord Africa potrebbe trarre beneficio dagli sforzi di ristrutturazione delle Case automobilistiche mondiali per ridurre la loro dipendenza dalla produzione cinese e accorciare le loro catene di fornitura? Secondo analisti del settore automobilistico, questo pensiero strategico decisamente insolito, avrebbe senso. Un recente studio dell’agenzia di rating Fitch, inoltre, sostiene che il Marocco è uno dei Paesi meglio posizionati per beneficiare della ripresa del settore automobilistico una volta che la pandemia si sarà placata. Sarebbe inoltre in cima all’indice di Rischio/Ricupero sviluppato da questa agenzia di rating finanziario internazionale, seguito dall’Egitto. Infatti, giganti globali come Renault, Psa, Volkswagen e Daimler-Mercedes, tra gli altri, hanno già fatto dell’Africa in generale, e del Maghreb in particolare, un polo di crescita per le loro attività industriali. L’obiettivo è quello di esportare a prezzi bassi e di avere una domanda locale che, prima o poi, sarà portata a riprendersi.