Lonardi (Volvo): fedeli al motto “mi prendo cura di te”

di Roberta Pasero

Prima la teoria, poi la pratica. Quando? Si vedrà. La teoria virtuale intanto l’abbiamo sperimentata con la prima web conference dell’era Coronavirus. Niente auto, nemmeno da guardare. Ma da immaginare con slide e focus tecnici. 

“E’ stato già un modo per ripartire, recuperando un forma di condivisione con la stampa specializzata. Qualcosa in più del semplice invio di un comunicato”, spiega Bob Lonardi, responsabile della comunicazione di Volvo Car Italia, concertatore della conferenza stampa in streaming di Nuova Volvo XC40 Recharge Plug-In Hybrid T5, che in versione test drive avrebbe dovuto svolgersi sui colli bolognesi proprio pochi giorni dopo il lockdown.

Al di là della comunicazione, quale scenario automotive immagina Volvo?

“Molto dipenderà dalla durata di questo blackout. Un’azienda che perde due mesi di fatturato non va sul lastrico, ben diverso se restasse ferma molto più a lungo. Ma prima o poi un post crisi arriverà. Non dimentichiamo che il mondo è ripartito anche dopo anni di Seconda guerra mondiale. Ripartiremo anche noi”.

Da dove?

“Uno degli scenari da immaginare è una crescente diffidenza alla condivisione degli spazi. Quindi, o il trasporto pubblico sarà in grado di potenziare la frequenza dei mezzi oppure molti considereranno troppo elevato il rischio di questa condivisione, almeno fino a quando non ci saranno un vaccino o una terapia. Dunque il trasporto individuale potrebbe riprendere forza, perché chi potrà permetterselo sceglierà di spostarsi con la sua auto per sentirsi più protetto”.

Con ripercussioni, però, su parcheggio, traffico e inquinamento. Questo scenario influirà sulle scelte d’acquisto?

“Proprio l’incremento di traffico e quindi delle emissioni sarà un incentivo, almeno per una parte della clientela premium, alla scelta di una motorizzazione ibrida, pulita, elettrificata”.

LONARDI-3

Bisognerà fare i conti con il potere economico degli italiani considerando i costi dei motori green. Aumenteranno le formule di acquisto alternativo?

“Sicuramente. In questo modo i clienti non impegneranno grandi somme e non chiederanno finanziamenti. Penso alla nostra formula Care by Volvo, un abbonamento che consente anche di avere tanti servizi, scegliendo chi potrà guidare l’auto oltre all’intestatario o di averne una gratis per 15 giorni più performante per andare, per esempio, in montagna d’inverno. Perché credo che i clienti di domani cominceranno a prediligere i servizi agli accessori”.

Volvo da quali auto ripartirà?

“Continueremo sulla strada dell’elettrificazione, con i modelli plug-in hybrid e, nella seconda parte dell’anno, con il lancio di XC40 full electric. Sempre con estrema attenzione all’ambiente e al cliente. Tenendo fede alla parola svedese tanto cara a Volvo che è “omtanke”, ovvero mi prendo cura di te”.

E in attesa di ripartire cosa possiamo fare?

“Ascoltare musica. Che ha una forza straordinaria, basti vedere il modo in cui durante queste settimane tantissime persone, non soltanto artisti, propongono su tutti i canali brani da condividere. Perché la musica che mi piace e che suono è come la pianta che esce dal terreno, nulla la può fermare. Blues, rock, anni Sessanta e Settanta, ma anche classica come Brahms, come Dvorak e la sua Sinfonia dal nuovo mondo. Proprio come il mondo che quando quest’incubo sarà finito andremo tutti a riscoprire”.

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *