Logistica: decisiva per un’economia green e digitale
di Massimo Marciani, presidente di Freight Leaders Council (FLC)
Dare valore alla logistica attraverso un impegno serio di tutta la filiera verso la sostenibilità ambientale, la digitalizzazione dei processi , l’innalzamento dei requisiti delle aziende in termini legalità e trasparenza. La logistica sta dando prova di grande resilienza nell’emergenza sanitaria. Questo è il momento per rafforzare e certificare un ruolo così decisivo per l’economia nazionale. Il Freight Leaders Council sta lavorando su strumenti adeguati a creare una rete logistica forte e resiliente. Nelle scorse settimane abbiamo anche lavorato anche alla Carta di Padova di cui siamo tra i firmatari: un documento che è una vera e propria road map verso la sostenibilità del settore.
La mobilità elettrica è una valida soluzione per alcune tipologie di servizi logistici, tra cui senza dubbio la distribuzione urbana di collettame; il GNL, meglio se bio, è più facilmente implementabile sui trasporti di lunga percorrenza grazie alla rete già ben articolata di distributori e alle tecnologie italiane sufficientemente sviluppate. In ogni caso, un approccio integrato e misto potrebbe essere la soluzione migliore per il caso italiano. È fondamentale certificare lo sforzo di tutta la filiera verso la sostenibilità e quindi strumenti comeLean&Green, un programma, nato in Olanda e portato in Italia dal FLC, che mira al miglioramento continuo della sostenibilità ambientale delle aziende di logistica attraverso la costante riduzione delle emissioni di CO2, costituisce un valido strumento di miglioramento continuo delle aziende.
Un altro step importantissimo riguarda la digitalizzazione delle filiere. Il Think Tank della logistica, un progetto voluto da Ebilog (ente bilaterale del settore) e coordinato dal Freight Leaders Council che oggi conta più di 70 esperti, ha avviato un lavoro di ricognizione tema della digitalizzazione e le nuove tecnologie nella logistica. Un settore che sconta ancora ritardi, basti pensare che l’Italia è uno dei pochi Paesi europei che non ha ancora adottato il CMR elettronico, ovvero il documento di trasporto, colloquialmente chiamato “lettera di vettura internazionale”, idoneo a dimostrare il transito delle merci da un Paese all’altro.
Legalità e lavoro saranno al centro dell’attività del Think Tank nelle prossime settimane. Il settore ha bisogno di aziende sane che possano fornire servizi di qualità. È per questo che come FLC abbiamo aderito all’iniziativa del Protocollo Transport Compliance Rating, che specifica una serie di requisiti per certificare l’affidabilità delle aziende in questo settore.