L’obbligo dell’eCall, toccasana per la sicurezza

L’imperativo categorico è quello di dimezzare le vittime stradali. Per questo motivo, dopo anni di rinvii, a partire dal 31 marzo scorso, in Europa, i veicoli di nuova omologazione dovranno essere dotati di eCall, abbreviazione di “emergency call”, il dispositivo telematico che invia automaticamente una chiamata georeferenziata, in caso di emergenza o incidente a una Centrale che in tutta Europa risponde al numero 112.

La logica è molto semplice: l’eCall è una risposta di sistema a quel che gli automobilisti non possono o non sono in grado di fare, ovvero una immediata chiamata di soccorso. Perché intervenire nel giro di pochi minuti può fare la differenza, spesso, tra la vita e la morte. E si stima che la rapidità dei soccorsi possa migliorare fino al 40% in città e al 50% fuori città.

Solo per i nuovi veicoli. E gli altri?

Tutto bene se non fosse che il provvedimento parla specificatamente di “veicoli di nuova omologazione” che non comprende, quindi, la quasi totalità del circolante sulle strade italiane ed europee alle quali è giusto dare ugualmente una risposta di sicurezza, protezione e assistenza.


In tal senso la leadership italiana sulla telematica del veicolo è indiscussa, essendo stati i pionieri sia dal punto di vista della produzione degli apparati tecnologici che delle infrastrutture di gestione degli stessi.

Viasat Group ha giocato d’anticipo

“Il progetto di un dispositivo applicabile alle auto, infatti, non è proprio una novità – commenta Domenico Petrone, presidente di Viasat Group – anche perché si ricollega al diffuso servizio degli antifurti satellitari, già sviluppato da Viasat a partire dalla seconda metà degli anni ʻ80. Dispositivi telematici, via via sempre più performanti, con allarme automatico in caso di crash e chiamata di assistenza in viva voce della Centrale Operativa Viasat (H24). Una soluzione disponibile con l’assicurazione e after market come dispositivo di assistenza personale. Fino ad arrivare alle famose Scatola Nera, allʼsosCall 2.0 e allʼsosCall 2.2, quest’ultimo capace di fornire addirittura informazioni preventive agli automobilisti sulla rischiosità potenziale delle diverse direttrici stradali, in funzione di una serie di fattori monitorati come traffico, limiti di velocità, condizioni ambientali e metereologiche, strade pericolose (Red Point) e tratte ad alto rischio incidenti (BlackPoint ANIA/Viasat). L’ultima frontiera di questa tipologia di dispositivi è rappresentata dall’sosCall 3.1, realizzato appositamente per Generali Italia nella versione commerciale conosciuta come Generali Live”.

Oggi, Viasat è allʼavanguardia nell’utilizzo della tecnologia info-telematica con un servizio di assistenza, basato sulla localizzazione georeferenziata dei mezzi, tramite 2 Centrali con oltre 120 addetti operativi 24 ore su 24, 365 giorni allʼanno in grado di gestire quasi 2 milioni di chiamate e oltre 500 mila clienti, solo in Italia.

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