Foto: Enea Roveda, Ceo di LifeGate
LifeGate: milanesi e stile di vita
LifeGate, in collaborazione con Eurometra MR, hanno presentato i dati relativi al 4° Osservatorio “Milano Sostenibile – Lo stile di vita dei cittadini”. L’indagine è stata realizzata tramite modalità CAWI, nel mese di luglio 2020, quando la curva dei contagi da Covid-19 aveva rallentato la sua corsa, su un campione di 843 casi rappresentativo della popolazione milanese maggiorenne, con un segmento appartenente alla Generazione Z (tra i 18 e i 24 anni), al quale è stato sottoposto un questionario che indaga interesse, conoscenza, atteggiamento e comportamenti relativi alla sostenibilità, esplorando il grado di comprensione e il livello di informazione sulle iniziative adottate in merito dal Comune.
Confrontati in parallelo con i risultati dell’edizione 2019, con quelli dell’Osservatorio Nazionale dello scorso aprile e con “Roma e la sostenibilità” di giugno, i risultati mostrano come il lockdown abbia spostato, dal 75% del 2019 al 69%, la percentuale dei milanesi (76% Gen Z), coinvolti in prima persona con i temi della sostenibilità, pari a 960mila cittadini, con +5% degli appassionati e +6% dei disinteressati.
Da questo 4° Osservatorio, l’83% dei cittadini ritiene necessario modificare il proprio stile di vita rendendolo sostenibile, dato che arriva al 90% all’interno del segmento dedicato ai più giovani. “Questo momento drammatico ci ha obbligato a fermarci come individui e come Paese, ma è anche l’opportunità di ripartire con una nuova consapevolezza. Ormai è chiaro a tutti come non sia più possibile continuare il percorso intrapreso – il commento di Enea Roveda, Ceo di LifeGate -. Le persone si stanno impegnando nel cambiamento, lo vediamo dai numeri dell’Osservatorio, solo attraverso l’impegno di tutti, la salute del Pianeta e la qualità della vita andrà di pari passo”.
“Dalla ricerca abbiamo visto che 960mila milanesi sono coinvolti nelle questioni di sostenibilità – ha sottolineato Renato Mannheimer, di Eumetra MR -. La sensibilità a questi temi è molto diffusa e, soprattutto tra i giovani della Generazione Z, è un sentimento ancora più forte e sentito”.
L’hub digitale, www.lifegate.it/osservatorio, ricco di contenuti di approfondimento on demand, sulle tematiche affrontate nello studio e sugli aspetti connessi all’attualità, fornisce spunti e riflessioni legati alla sempre maggior consapevolezza dei milanesi rispetto al concetto di sostenibilità. In particolare, dai risultati della ricerca, si evince come lo stile di vita sostenibile venga applicato nel quotidiano e le filiere responsabili siano privilegiate al momento dell’acquisto.
Il “vocabolario della sostenibilità” è compreso dai cittadini con una “piena conoscenza” che scende al 40% (-2% rispetto al 2019; 42% Gen Z). Tra i dati più significativi l’81% del campione (86% Gen Z) dichiara di conoscere l’emergenza legata al “riscaldamento globale”, il 78% (80% Gen Z) “energia rinnovabile” (+30% rispetto al 2019) e il 71% (81% Gen Z) “crisi climatica”.
La sostenibilità è considerata un tema importante dal 60% dei milanesi (68% Gen Z) e un 8% si dichiara indeciso, contro un 32% che la considera una moda. Il tema legato all’urgenza che i grandi marchi arrivino a produrre oggetti o confezioni sostenibili è sentito dal 92% degli intervistati (87% Gen Z), staccato di poco da quello dalla riduzione all’uso di plastica (91%) e l’utilizzo di energia da fonti rinnovabili (88%).
Il 44% cittadini del capoluogo lombardo si dichiarano ben informati in merito alle iniziative in materia di sostenibilità intraprese dal Comune di Milano. La conoscenza della cittadinanza è massima sull’incremento del sistema di car, moto e bike sharing e monopattini elettrici (83% – 88% Gen Z) e sul rafforzamento del sistema dei mezzi pubblici (74% – 80% Gen Z). Buona la comunicazione tra amministratori e amministrati anche quando si parla di completa elettrificazione del parco mezzi pubblico entro il 2030 (58% – 67% Gen Z), con il 50% dei milanesi (55% Gen Z) a conoscenza dell’efficientamento energetico degli edifici pubblici.
Il 50% (63% Gen Z) ha buona comprensione per argomenti come la creazione del Fondo di mutuo soccorso durante l’emergenza sanitaria, il 50% (59% Gen Z) sulla realizzazione del piano di digitalizzazione della città e il 49% (51% Gen Z) sugli investimenti in progetti sociali di inclusione e coesione per fasce di popolazione più deboli e zone più fragili.
Nelle abitudini quotidiane i milanesi utilizzano mezzi di trasporto a minor inquinamento (46% – 48% Gen Z) e il 41% (40% Gen Z) limita l’utilizzo di bottiglie di plastica. Il 21% (31% Gen Z) utilizza prodotti di cosmesi naturale e il 20% (37% Gen Z) effettua acquisti online.
Il 92% dei milanesi (87% Gen Z) dichiara che sia necessario che i grandi marchi producano oggetti o confezioni sostenibili, attivare azioni che limitino il consumo di plastica (91% – 92% Gen Z), che un Paese investa nelle fonti di energia rinnovabile (88% – 87% Gen Z), sostenere la battaglia contro i cambiamenti climatici (87% – 91% Gen Z) e che le aziende, dopo la pandemia, debbano attivare percorsi di sostenibilità a lungo termine (87% – 90% Gen Z).
Superata la pandemia, i milanesi pensano di modificare il proprio stile di vita preferendo prodotti italiani (86% – 76% Gen Z); scegliendo vacanze in Italia (85% – 86% Gen Z); supportando la ricrescita dell’economia italiana facendo acquisti (83% – 79% Gen Z); fare acquisti online (74% – 74% Gen Z); acquistare da aziende con prodotti sostenibili (72% – 70% Gen Z); lavorare in modo flessibile (62% – 67% Gen Z); utilizzare bici e mobilità condivisa (49% – 70% Gen Z); partecipare a progetti di volontariato (41% – 52% Gen Z).