L’Europa accelera, nonostante l’effetto diesel

di Gian Primo Quagliano*

Dopo il calo di marzo (-5,2%) dovuto essenzialmente a due giorni lavorati in meno nella maggior parte dei Paesi, il mercato auto dell’Unione Europea e dell’Efta (area UE+Efta) recupera prontamente in aprile con una crescita rispetto allo stesso mese del 2017 del 9,6 %, mentre il consuntivo del primo quadrimestre tocca quota 5.631.331 immatricolazioni con un incremento del 2,6% sullo stesso periodo del 2017.

Prevale la demonizzazione

Si comincia comunque ad avvertire in quasi tutti i Paesi l’impatto della “demonizzazione del diesel” che ha effetti sia sulla composizione per alimentazione delle vendite che sul volume complessivo delle immatricolazioni. Un certo numero di automobilisti al momento di sostituire la loro auto a gasolio si stanno infatti orientando verso altre alimentazioni (in primo luogo la benzina, ma anche soluzioni verdi) e cambia quindi la composizione delle vendite per tipo di carburante. Tuttavia vi sono anche automobilisti che, giunti al momento della sostituzione del loro diesel, prendono tempo per valutare se acquistare ancora un diesel o se orientarsi verso altre soluzioni. E il rinvio nella sostituzione ha un effetto di temporaneo contenimento del livello delle vendite.

L’analisi dei mercati

Venendo all’analisi per Paesi del buon risultato di aprile, il primo elemento da sottolineare è che, nel mese, dei 30 mercati dell’area UE+Efta ben 28 sono in crescita, mentre cali contenuti accusano il piccolo mercato dell’Islanda (-11,8%) e quello di Cipro (-2,8%). Come sempre, anche in aprile, la parte del leone la fanno i cinque maggiori Paesi (70,8% di immatricolazioni in aprile). Tra questi quello che fa registrare la crescita maggiore è la Spagna con un +12,3% in aprile e un +11% nei primi quattro mesi dell’anno e con immatricolazioni trainate soprattutto dal mercato delle aziende. Ottimo anche il risultato del Regno Unito che, dopo dodici cali mensili consecutivi, in aprile cresce del 10,4% e contiene così il calo del primo quadrimestre nell’8,8%. Il mercato del Regno Unito in aprile è stato sostenuto sia da due giorni di vendite in più che da un certo spostamento della domanda di marzo dovuto a questioni fiscali. Sempre in aprile, al terzo posto per crescita, si colloca la Francia (+9%) che chiude il consuntivo del primo quadrimestre con un +4,4%. Quarto è il mercato tedesco (+8,8%), che è il maggiore del continente e che beneficia soprattutto di effetti di calendario.

Il caso Italia

Quinta l’Italia che mette a segno un +6,5% in aprile, ma chiude il primo quadrimestre sostanzialmente in pareggio con il 2017 (+0,2%). Nel nostro Paese la domanda di auto sta subendo infatti un rallentamento fisiologico dopo la forte crescita del triennio 2015-2017 ed inoltre pesano sugli acquisti degli italiani anche le incertezze del quadro politico.

 *Presidente del centro studi Promotor

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