L’ecotassa è senza senso

di Michele Crisci*

Visti gli effetti sul mercato ribadiamo ancora una volta l’inefficacia di una misura improduttiva per la riduzione dell’inquinamento, considerato che l’Ecotassa si applica sulle emissioni di CO2 che non sono inquinanti, ma climalteranti, e oltretutto su veicoli di ultima generazione dotati delle migliori e più innovative tecnologie anche per quanto riguarda la riduzione delle emissioni nocive. Se a questo aggiungiamo quanto recentemente diffuso dall’Ispra, che ha scientificamente provato che il contributo all’inquinamento del comparto delle autovetture e dei motoveicoli è pari a solo il 9%, percentuale che comprende anche le circa 13 milioni di vetture ante Euro4, se ne ricava che l’attuale formulazione dell’ecotassa non ha alcun senso. Unrae, unitamente agli operatori della filiera, chiede, pertanto, un confronto urgente con il governo per delineare una strategia concreta al fine di conseguire soluzioni utili all’economia del settore automotive, all’ambiente e all’ecosistema produttivo. In tal senso, non possiamo che apprezzare e condividere le dichiarazioni del sottosegretario al ministero dell’Ambiente, Vannia Gava, della Lega, con la quale abbiamo avuto modo di confrontarci in modo diretto e proficuo e che, esattamente come noi, ritiene fondamentale favorire la sostituzione di vecchie auto ante Euro 4, realizzando nel contempo le infrastrutture così da rendere organica l’azione di abbattimento delle emissioni.

*Presidente di Unrae

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