Le soluzioni hi-tech per una rete stradale sempre più intelligente
Tecnologia evoluta e infrastrutture intelligenti, senza dimenticare il fattore umano: sono questi i tre pilastri della destinati a rendere sempre più affidabili e sicure le nostre strade. Come di consueto, a Transpotec Logitec, manifestazione di riferimento per il mercato italiano dell’autotrasporto e della logistica, la sicurezza è infatti una delle sfide del settore, in prima linea per sensibilizzare opinione pubblica e tutti gli interlocutori sull’importanza di impegnarsi al massimo per raggiungere standard sempre più alti.
Sulle strade italiane circolano 480.000 autocarri, 173.000 Tir e oltre 99.000 bus e pullman (Dati: ACI) e l’autotrasporto è spesso guardato con preoccupazione rispetto alla sicurezza sulla strada. Ma i dati a oggi disponibili relativi agli incidenti raccontano un’altra storia: negli stati membri dell’Ue, infatti, il numero di morti in incidenti che coinvolgono veicoli commerciali di oltre 3,5 t è sceso da 7.233 nel 206 a 3.848 nel 2015, ossia del 47%. Nello stesso periodo in Italia il calo è stato del 78% (dati: DEKRA, Rapporto sulla Sicurezza Stradale 2018).
Il settore dell’autotrasporto rappresenta un’avanguardia rispetto alla sicurezza sulla strada: i veicoli commerciali sono stati i primi ad adottare sistemi di assistenza alla guida, tecnologie che rappresentano un importante deterrente contro gli incidenti stradali. Rispetto ai mezzi che ne sono sprovvisti, infatti, i veicoli dotati di queste soluzioni di sicurezza sono coinvolti per il 34% in meno in incidenti.L’autotrasporto è continuamente in cerca di nuove soluzioni. Dal 2015 è obbligatorio che i nuovi veicoli pesanti siano dotati di sistema di frenata autonoma in caso di emergenza e di sistema di segnalazione di deviazione dalla carreggiata, ma soluzioni anticollisione si possono installare anche su mezzi prodotti prima del 2015.
Cresce in particolare l’orientamento alla guida autonoma: si prevede che entro il 2025 un veicolo su 3 sarà dotato di questa potenzialità (fonte: McKingsey & Company, 2016). Tra le formule già sperimentate con successo vi è il platooning, un sistema che vede una serie di veicoli pesanti che marciano in carovana collegati tra loro da sistemi di connettività avanzata. Il primo veicolo del convoglio è provvisto di un conducente che stabilisce il percorso. Gli altri Tir, privi di conducente, mantengono la stessa andatura e distanza di sicurezza. Le principali case costruttrici europee hanno già sperimentato in varie occasioni questa soluzione.
Ma i sistemi di assistenza e la guida autonoma richiamano l’altro pilastro per la sicurezza stradale: infrastrutture avanzate e intelligenti, in grado di dialogare con il mezzo, anche elettronicamente, fornendo informazioni e avvisi che consentono di modificare la guida ed evitare rischi. Segnali stradali “parlanti” e tutor sempre più avanzati potranno essere gli alleati dei mezzi presenti sulla strada, in un circuito virtuoso che porterà le strade a dialogare con i veicoli ma anche con gli autisti, stimolando il loro intervento diretto.
Nonostante l’obiettivo della guida autonoma, infatti, il fattore umano è ancora fondamentale: la distrazione, causa di oltre il 90% degli incidenti stradali, può essere evitata grazie al supporto dell’elettronica. Si calcola che la reazione a una situazione di rischio, in media di 3 secondi, può essere dimezzata da sistemi avanzati di sicurezza. Ma non basta, perché l’autista, formato all’uso corretto della tecnologia, può anche decidere interventi particolari che il mezzo automatizzato non è ancora in grado di fare: può per esempio decidere di sterzare per evitare un ostacolo, piuttosto che frenare linearmente seguendo i sistemi automatici.
Uomo, veicolo e rete stradale diventano quindi la risposta coordinata alla sfida della sicurezza stradale, una sfida che anche quest’anno Transpotec Logitec ha visto l’autotrasporto in prima linea.