Le prime della classe con oltre 20 anni
Ci sono importanti novità per le auto storiche: nel 2019 dovrebbero arrivare alcune nuove norme in tema di bollo, accesso ai centri storici e utilizzo della targa originale. La prima di queste modifiche prevedrebbe la possibilità di esentare dal pagamento della tassa di proprietà le auto con più di 20 anni, invece dei 30 previsti attualmente. Ovviamente, non basta solo l’età: per ottenere l’esenzione, l’auto ventennale deve soddisfare requisiti di rarità e storicità.
Autouncle.it ha voluto giocare con questo tema e, per curiosità, ha cercato quali sono state le auto con oltre 20 anni di età più vendute sul motore di ricerca negli ultimi due mesi.
Non si tratta, nella maggior parte dei casi, ovviamente, di auto con particolari “pregi sportivi e tecnici” ma, perlopiù, di utilitarie a poco prezzo.
È insolito comunque scoprire che auto che superano di gran lunga due “scogli ideali” come il 2000 (anno di produzione) e i 100mila chilometri vengano vendute in centinaia di esemplari.
La classifica
Al primo posto c’è la Fiat Panda, tuttora bestseller anche con i modelli attuali, nelle classifiche delle auto più vendute. Naturalmente, in questo caso facciamo riferimento alla seconda edizione della serie “classica”, la cosiddetta Supernova, sul disegno originale di Giugiaro.
Secondo posto per l’auto che è un po’ il simbolo degli anni Novanta: la Fiat Punto. Anche lei, nella prima generazione, era disegnata da Giugiaro e pensata come erede della Fiat Uno. L’accoglienza della critica e del pubblico furono tali che la Punto fu nominata Auto dell’Anno nel 1995. In un anno e mezzo aveva già venduto in un milione e mezzo di esemplari. Chiude il podio la Fiat Panda 4×4.
Nel 1992 l’Auto dell’Anno era stata invece la terza serie della Volkswagen Golf: anche lei divenne un simbolo, con esterni aggiornati ai canoni dell’epoca, con un nuovo frontale, più tondo e con una coppia di fari racchiusi in un guscio oblungo. Altra bestseller Fiat degli anni Novanta, la piccola Cinquecento era invece a firma Ermanno Cressoni: avanzatissima dal punto di vista tecnico (nonostante il prezzo e le dimensioni ridotte), essendo dotata di carrozzeria squadrata e compatta a 3 porte, motore e trazione anteriore, sospensioni a ruote indipendenti, freni a disco anteriori e optional vari. Segue un’auto di tutt’altro tipo, il Mitsubishi Pajero. Quello che è forse il fuoristrada giapponese più famoso, è ancora valutato molto bene: un modello con 350mila km e 20 anni sulle spalle si trova, in media, a 4mila euro. Con metà dei km (170mila), in media, nell’usato il Pajero costa invece circa il doppio.
Non poteva mancare, in classifica, nemmeno la Fiat Uno. La carrozzeria della seconda serie venne resa simile a quella della Tipo, al punto che l’auto veniva soprannominata “Tipino”. Altri due fuoristrada giapponesi simbolo di quegli anni, agli ultimi posti: il Suzuki Vitara e il Samurai. Nel mezzo, tra loro c’è la Lancia Ypsilon. Prodotta fra il 1995 e il 2003 come erede della Autobianchi/Lancia Y10, fece immediatamente registrare un grande successo di pubblico, con 42mila unità prodotte solo nei primi due mesi dal lancio.