Le cinque cause degli incidenti stradali …  del nonno

di Gianfranco Chierchini

Regione Lombardia, avvalendosi del proprio istituto di ricerca e formazione Eupolis,  ha presentato un’indagine sugli incidenti stradali in cui sono coinvolti gli anziani nelle strade lombarde.  È il terzo studio in cui sono stati analizzati i sinistri stradali delle cosiddette “fasce deboli”: dopo quello sui  pedoni e sui ciclisti, quest’anno lo studio è stato incentrato sugli anziani: termine impiegato nelle statistiche ufficiali, anche se molto vago,  basandosi  soltanto sull’età anagrafica (dai 65 anni in su), indipendentemente dalla fascia di anzianità e soprattutto indipendentemente dalle capacità pscicofisiche.

Dati preoccupanti

In grande sintesi, nel 2015, dei 478 morti nelle strade lombarde,  139 sono state persone con più di 65 anni d’età: ben il 29%. I feriti sono stati 5.011,  l’11%  sui  45.203.   Rispetto al 2001, la diminuzione degli incidenti in questa fascia d’età è stata  “soltanto” del 19%, inferiore a quella registrata per la fascia 0 – 17 anni  (50%) e per quella 18 – 64 anni (46%). Dei 139 decessi di anziani, 80, quindi più della metà, (il 57%),  erano  conducenti,  mentre 48, cioè uno su tre (il 34%) erano pedoni. Dei 5.150 anziani coinvolti in incidenti, i maschi  sono stati 3.126, più del 60%; per quanto riguarda i decessi, la maggior parte delle vittime sono stati maschi conducenti (il 70%), mentre per le donne anziane, il maggior numero di vittime si è registrato tra i pedoni. I luoghi degli incidenti degli anziani rispecchiano quelli delle statistiche nazionali, indipendentemente dall’età: l’ambito urbano ha visto quattro feriti su cinque,   e 87 morti su 139.  Il costo sociale di questi incidenti, secondo i parametri del MIT,  rappresenta più di 420 milioni di euro su un costo totale della Lombardia valutato in 2,6 miliardi: se la diminuzione degli incidenti riscontrata nelle altre fasce d’età fosse accaduta anche negli over 65, il risparmio si aggirerebbe sui 200 milioni di euro.

Perché succede

Ma accanto a questi ed a tanti altri dati, recuperabili sul sito di Regione Lombardia, interessa far conoscere i cinque motivi per i quali l’anziano (di 70 o di 90 anni, lombardo o toscano,  qui poco importa) è più soggetto agli incidenti stradali rispetto a chi anziano non è: capacità visiva ridotta, soprattutto dopo il tramonto; riduzione dei tempi di reazione; facoltà intellettiva più debole;  minor coordinamento dei movimenti; assunzione di farmaci, in media,  maggiore rispetto ad altre fasce d’età.

E il principale suggerimento emerso da tutti gli esperti coinvolti è stato quello di far riflettere la persona anziana sulle proprie capacità e sui conseguenti possibili rischi, indipendentemente dall’esito del rinnovo della patente …

 

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