L’auto rallenta nelle vendite? Aumentano i prezzi

Nel 2017 si sono registrati incrementi oltre il 5% per Toyota (Aygo e C-HR), Ssangyong Korando e Smart (forfour e fortwo).  Neanche le Bmw Serie 3 si fanno mancare aumenti superiori al 4%. Più modesti, ma comunque apprezzabili (superiori al 3%) Renault Clio sporter, Bmw Serie 2 Tourer e Honda CIvic Tourer.
Tra le più vendute, in valore assoluto, nel 2017 Renault Clio IV (+2,82%), mentre la Fiat Punto e’ rimasta invariata. Quindi aumentano i prezzi delle auto meno vendute. Restano ferme a questo giro le Mini, la Hyundai i20, Skoda Fabia, Bmw X4, Audi A6, Audi TT , Passat e la Punto stessa. Ma solo perché hanno già dato negli anni precedenti con aumenti dal 3 al 6% (Mini e Skoda).

Perché accade questo

“La logica dei costruttori o importatori – spiega l’ingegner Antonio Coppola, direttore generale di Dat-Italia –potrebbe essere quella di “battere il ferro finché è caldo”, cioè se la vita di un veicolo è di 5 anni, bisogna cogliere il momento di successo per aumentare il prezzo, altrimenti verso la fine vita nessuno la vuole perché sa che a breve uscirà il modello nuovo. Questo, però, non spiega come mai il numero di scambi di auto usate supera quello delle nuove immatricolate. Forse con una politica di prezzi controtendenza si venderebbero sicuramente più auto nuove”.

“Il limite però – conclude Coppola – è ancora la tasca degli italiani che forse non è ancora pronta per affrontare il rischio di comprare un auto nuova”.

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