Lamborghini: sarà Winkelmann bis
“Dove ero rimasto?”. Al SuperSuv Urus, ormai pronto per la produzione e al nuovo impianto a lui dedicato all’interno del polo Lamborghini di Sant’Agata Bolognese. Di sicuro Stephan Winkelmann, che Audi ha voluto tornasse a guidare Automobili Lamborghini insieme a Bugatti, in queste ore la domanda se l’è posta. Dall’1 dicembre, infatti, sarà anche e ancora presidente e ad della Casa del Toro dopo la decisione di Stefano Domenicali di mettersi al volante della Formula 1.
Era il marzo del 2016 quando Winkelmann annunciava il suo nuovo ruolo all’interno del gruppo Volkswagen come responsabile di Audi Sport. Lamborghini, all’epoca, aveva archiviato un anno da record con 3.245 supercar vendute e si preparava a produrre il SuperSuv Urus, una svolta strategica e coraggiosa per Sant’Agata Bolognese. Urus, inoltre, voleva dire anche un nuovo impianto accanto a quello esistente, più occupazione e raddoppio delle vendite.
E sempre Winkelmann aveva premuto con i vertici tedeschi affinché il SuperSuv nascesse in Italia. Detto fatto, con l’annuncio ufficiale arrivato dall’ex numero uno di Audi, Rupert Stadler, a Palazzo Chigi. Il top manager berlinese, 56 anni, molti dei quali vissuti in Italia (ha ricoperto ruoli anche in Fiat) dovrà ora dividersi tra Lamborghini e Bugatti, di cui è a capo dal 2018.
Domenicali gli lascia un Toro in grande forma e continua crescita (8.205 supercar vendute nel 2019), un Urus locomotiva e un’azienda già pronta alla svolta elettrica con Sián (“fulmine” in bolognese) Fkp 37, supersportiva V12 con tecnologia ibrida. Lo stesso Winkelmann, inoltre, potrebbe presto essere chiamato a gestire, con i vertici di Volkswagen, il possibile scorporo di Lamborghini (destino simile riguarderebbe anche Ducati) da Wolfsburg con la successiva quotazione parziale.