di Pierluigi Bonora
Da poco più di un anno alla guida di Italscania, per Enrique Enrich è già tempo di bilanci. Un impatto positivo con la realtà italiana, visto che il manager brasiliano afferma che in 24 anni di lavoro nell’azienda, questa nel nostro Paese è l’esperienza personale di maggior successo. Nonostante la pandemia e la crisi dei semiconduttori, Italscania si avvia a chiudere un ottimo anno con ordini record.
Abbiamo incontrato Enrich nel consueto scambio di auguri natalizi. Molti gli spunti emersi: dall’investimento di 2 miliardi nella gamma pesante Super, forte di un Diesel ultra efficiente, al mitico V8, alle alimentazioni a CNG (Gas naturale compresso) e bio-CNG, alla scommessa su elettricità e idrogeno, oltre agli impegni sulla decarbonizzazione sottoscritti proprio e in occasione della COP26.
Quindi, l’importante joint venture con Traton, Daimler Truck e Volvo che darà vita a 1.700 punti di ricarica per veicoli industriali in Europa. Senza dimenticare l’impegno di Scania nel trasporto pubblico su gomma.