La Panda dell’Avvocato rinasce da Lapo

di Gabriele Villa

Un’auto azzeccata? Non solo. Un’auto versatile, simpatica, intrigante. E, soprattutto, stravenduta. È, o meglio è stata, la Panda originale, prodotta dal 1980 al 2003, una delle auto più popolari mai prodotte dalla Fiat: sette milioni e mezzo! Un numero diverse migliaia erano della mitica Panda 4×4, definita la fuoristrada italiana per eccellenza che in tanti vorrebbero avere in garage. Un’esemplare di Panda invece, appartenuto nientemeno che a Giovanni Agnelli è finito a Milano, a Garage Italia, l’hub tailor made per auto e non solo per auto, governato con fantasia da Lapo Elkann e dalla sua brigata di design e arredatori.

Qui l’aveva consegnata l’attuale proprietario, un giovane appassionato torinese che intende utilizzarla quotidianamente e perpetuarne con tocchi di classe la sua veste iconica. Già, perché se è vero che l’Avvocato ne ha avute ben undici di Panda, buona parte sparse nelle sue residenze invernali, è altrettanto vero che quella affidata a Garage Italia è stata “in servizio” a St. Moritz per molto tempo. Che cosa hanno fatto Lapo e la sua equipe alla Panda che Gianni Agnelli usava a Sant Moritz? Hanno cominciato con i colori: la tinta esterna, è quella classica di tutte le auto di Gianni Agnelli, cioè grigio chiaro con la striscia orizzontale nera e blu.  Ma dove questa Panda 4×4 è cambiata maggiormente è nell’abitacolo.

PANDA-avvocato-02-2018

Stoffa biellese ma meccanica storica

Qui l’intervento è stato radicale, perché tutte le parti in tessuto sono state sostituite con un rivestimento di altissima qualità fornito dalla nota azienda biellese Vitale Barberis Canonico. Quindi, la classica tela, cifra stilistica di tutti i “Pandini”, è stata sostituita con una stoffa pregiata di colore blu con motivo a quadri. Questa si trova tanto sui sedili anteriori, quanto sulla panchetta posteriore, ma anche sui pannelli porta e nella tasca centrale che funge anche da cruscotto.

La meccanica, dunque, non è stata toccata e sotto il cofano rimane il motore 1.1 Fire da 54 CV della versione Trekking, che è anche il più potente tra quelli che la Panda 4×4 ha montato nella sua lunghissima carriera. Il cambio è il tradizionale 5 marce con prima cortissima per il fuoristrada e alle sue spalle si trova la leva per l’inserimento manuale delle ruote posteriori.

Merita ricordare che questo schema di trazione firmato dalla specialista Steyr-Puch non prevede un differenziale centrale e che, quindi, le quattro ruote motrici devono essere utilizzate solo su superfici a bassa aderenza, per non danneggiarlo. Si potrà ammirare questo rinnovato capolavoro di Panda alla Fiera di Milano-Rho in occasione dell’evento annuale Milano AutoClassica, dal 23 al 25 novembre.  

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