La Classe A cinese, tutto su misura
di Piero Evangelisti
Bastano sei centimetri in più per far felici i cinesi. Tanti sono quelli aggiunti da Mercedes-Benz alla nuovissima Classe A Berlina Lunga ( in prima mondiale ad Auto China che si sta svolgendo a Pechino) destinata esclusivamente al primo mercato mondiale dell’auto, dotandola anche di un accenno di terzo volume, un particolare al quale i cinesi, arrivati molto tardi, e ancora soltanto in parte, a motorizzarsi, tengono moltissimo, perché Il “baule” in un certo senso fa status.
E Mbux è pronto a dialogare
La Classe A è il primo modello di Stoccarda a essere dotato di Mercedes Benz User Experience, un’avanzatissima interfaccia multimediale che permette a guidatore e passeggeri di dialogare con la vettura. Siamo all’intelligenza artificiale a bordo che è sempre all’opera e che possiamo interpellare in qualsiasi momento e con i quesiti più complessi. Per mettersi in contatto basta dire “Hey Mercedes”, due parole che anche i cinesi dovrebbero essere in grado di pronunciare. Poi il colloquio prosegue nella lingua che l’auto riconoscerà immediatamente e che, oltre al cinese ufficiale, potrà essere anche uno dei tanti dialetti del Paese, a cominciare da sichuan e cantonese, i più diffusi.