Jeep Wrangler a suo agio anche in città

di Piero Evangelisti

 

Wrangler è la Jeep per antonomasia, quella che ha fatto sì che la parola “jeep” entrasse nel linguaggio comune come sinonimo di off-road.È quindi ovvio che ad ogni cambio di generazione di questo modello designer e ingegneri agiscano con la massima cautela per rispettare l’immagine del mito. Lo si intuisce osservando nuova Wrangler che ha fatto il suo debutto continentale a Ginevra con una linea inequivocabilmente Jeep nella distribuzione dei volumi e con alcuni storici dettagli immutati, come i fari rotondi, la griglia a sette feritoie, il parabrezza ripiegabile o le cerniere a vista.  

A tre e cinque porte

Anche sulla nuova serie Wrangler offre la possibilità di scegliere tra la carrozzeria a tre porte oppure a cinque. Sembra impossibile, ma in Jeep, dopo 75 anni di leadership nel settore, sostengono che sono state ulteriormente migliorate le leggendarie capacità 4×4. Due sono i sistemi di trazione integrale disponibili: Command-Trac (versioni Sport e Sahara) e Rock-Trac che equipaggia Rubicon, il più estremo e abile nella marcia in fuoristrada. Nonostante queste caratteristiche il nuovo Jeep Wrangler, che si presenta con un abitacolo tutto nuovo, sempre versatile e funzionale ma più curato nel comfort, si muove con naturalezza, senza problemi di ingombri, nel quotidiano traffico urbano dove è destinato a essere prevalentemente usato.

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