Jaguar C-Type Continuation: per rivivere le glorie passate

di Piero Evangelisti

Jaguar, blasone dell’auto britannica, va giustamente orgogliosa della sua storia che periodicamente rivisita producendo artigianalmente, in tiratura limitata, auto che hanno segnato tappe importanti del brand, modelli esclusivi che vengono chiamati Continuation. Adesso, a 70 anni dalla sua prima vittoria alla 24 Ore di Le Mans, Jaguar Classic ha dato vita a una serie strettamente limitata di nuove C-type Continuation per celebrare l’eredità sportiva lasciata dalla sua iconica vettura.

Il debutto di questo nuovo leggendario veicolo è avvenuto in occasione del prestigioso Concours of Elegance, che è tenuto la scorsa settimana all’Hampton Court Palace di Londra. La C-type Continuation sarà costruita a mano presso lo stabilimento Jaguar Classic Works a Coventry. Il procedimento seguirà le specifiche tecniche e le lavorazioni che avevano dato vita alle C-Type del 1953 e che hanno dominato la 24 Ore di Le Mans di quell’anno, facendo registrare la loro seconda vittoria alla storica competizione motoristica e continuando ad arricchire la gloriosa tradizione sportiva del brand Jaguar.

Una riproduzione perfetta

Per utilizzare le esatte specifiche costruttive dei modelli Continuation, il team di Jaguar Classic ha studiato meticolosamente la storia della C-Type, dando nuova vita al patrimonio culturale del brand attraverso la moderna tecnologia e l’esperienza ingegneristica. Per fare tutto ciò, sono state utilizzate le medesime tecniche e le stesse metodologie costruttive di un tempo.

La visione di Malcolm Sayer, leggendario designer, esperto di aerodinamica, prodigio dell’ingegneria e artista di Jaguar, portò alla creazione della prima C-type che iniziò a gareggiare nel 1951 vincendo per la prima volta la 24 Ore di Le Mans. La sua pioneristica forma sinuosa contribuì alla vittoria di Peter Walker e Peter Whitehead che raggiunsero una velocità media record di 93,495 miglia orarie (oltre 150 km/h).

Tuttavia, la C-Type è particolarmente rinomata per essere stata la prima ad utilizzare i freni a disco a partire dal 1952. Sviluppati con la Dunlop e combinati con vari aggiornamenti al motore e alle sospensioni, questi componenti contribuirono al dominio delle C-type alla 24 Ore di Le Mans del 1953, con un primo e un secondo posto e una fantastica velocità media da record di oltre 170 km/h. Questa fu la prima volta che la gara fu portata a termine con una percorrenza media di oltre 100 miglia orarie.

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