Iveco-Fiat Professional: le mancate nozze in famiglia

Iveco si separerà da Cnh Industrial, come previsto dal piano strategico presentato nel 2019. Resta da vedere se la Casa torinese produttrice di veicoli industriali rimarrà solo tale, approdando in Borsa, oppure se la capogruppo controllata da Exor cederà la società ai cinesi di Faw, pronti a scucire 3,5 miliardi o giù di lì. Intanto, mentre già da ora si sfoglia la margherita (Faw sì, Faw no), nei giorni scorsi è emerso un interessante retroscena.

Alla ribalta, infatti, almeno fino alla scorsa primavera, con Fca in piena trattativa con Psa per il piano di fusione, poi andato in porto, era tornata – a quanto sembra in maniera più incisiva rispetto al passato – l’ipotesi di scorporo, appunto dal Lingotto, di Fiat Professional, per convolare successivamente a nozze proprio con Iveco. Si sarebbe così creato un nuovo gruppo specializzato nella produzione di camion, bus e veicoli commerciali. Ipotesi sul tavolo, nella fase cruciale, in concomitanza con l’arrivo della pandemia da Coronavirus e la conseguente decisione, da parte di Cnh Industrial, di rinviare, al 2022, il progetto di spin-off illustrato i primi di settembre dell’anno prima a Wall Street.

Delle nozze torinesi non se n’è fatto nulla. E così Fiat Professional, restando nella sfera di Fca, è poi entrata regolarmente a far parte di Stellantis, mentre Iveco, una volta tagliato il cordone ombelicale con Cnh Industrial, potrebbe finire nelle mani dei cinesi e, a quel punto, rilanciarsi con nuovi capitali. Il nodo sarà sciolto a inizio 2022.

 

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