Io e Vw Touareg: a zonzo per la bella Toscana
di Lorenzo Palma
Nuova da cima a fondo, la terza generazione di Volkswagen Touareg condivide la piattaforma e la meccanica con altri grandi Suv del gruppo tedesco: Audi Q7, Porsche Cayenne e Lamborghini Urus. Lo stile è inconfondibile, quasi unico, con l’imponente frontale dominato dall’enorme mascherina “a U”, i cui listelli orizzontali arrivano fin dentro i fari full Led. Bella e lineare la fiancata, con i passaruota dal bordo appiattito che mettono in evidenza le grandi ruote di 19 pollici (optional ci sono quelle di 20″ o di 21″) e il lunotto piuttosto inclinato accresce lo slancio. Riguardo all’altezza è stata ridotta di un centimetro (arrivando a 170 cm), mentre sono cresciute lunghezza e larghezza, rispettivamente di 8 cm (ora sono in tutto 488 cm) e 4,5, per un totale (specchietti esclusi) di 198. Infine un altro dato non meno importante: 106 kg in meno per la sola carrozzeria, grazie ai molti elementi in lega di alluminio.
Un Suv che avremmo voluto provare con un viaggio programmato ma che, causa le restrizioni del Covid, faremo in un altro momento: saremmo voluti arrivare proprio in Germania, a Friburgo e nella Foresta Nera, situata nella regione del Baden-Württemberg (Sud Svest del Paese), una delle mete turistiche più visitate dell’Europa centrale.
Abbiamo dovuto cambiare itinerario, scegliendo le dolci colline della Toscana, nella Val d’Orcia, con base Montalcino per poi attraversare Bagno Vignoni, Rocca d’Orcia, S. Quirico fino a spingerci a Siena. Con 3.700 km la vettura a disposizione è stata, provata, testata, apprezzata, quasi vivisezionata.
L’abitacolo di Touareg ha forme nette, austere, con pochi fronzoli. La plancia e i pannelli delle porte sono percorsi da sottili strisce di led che fanno da luce d’ambiente (in trenta colori configurabili a scelta, per 470 euro), ma per il resto sono di una semplicità esemplare. Chi guida ha di fronte due display: il cruscotto configurabile di 12,3″ (la cui parte inferiore non è ben visibile se si guida con il sedile abbassato) e l’enorme schermo centrale di 15″ orientato verso il guidatore: rapido nella risposta, visualizza i menu principali non appena si avvicina la mano. Pochi i tasti, dato che la gran parte dei dispositivi si comanda dal display (oppure con comandi vocali). La posizione di guida è davvero dominante, e l’enorme tunnel centrale con largo bracciolo separa nettamente i due lati dell’abitacolo: ci si accomoda su sedili ampi, regolabili elettricamente e riscaldabili, oltre che (per 1.310 euro) ventilati e con funzione massaggio. Meno entusiasti riguardo al volante: dove la linea rigida tedesca si sente tutta.
A Montalcino la sosta all’Osteria d’altri tempi ci impone un menu “fisso”” salumi per antipasto dove la finocchiona la fa da padrona, tortelli al ragù, brasato per secondo una fetta di crostata della nonna: un Nobile di Montepulciano degli Avignonesi annata 2015 ci ha ritemprato lo spirito e messi in forma per il viaggio attraverso le colline verso Siena.
Un viaggio rovinato in parte dalla pioggia battente, ma che ci ha fatto apprezzare l’ottima tenuta di strada, la frenata dolce ma ferma; silenziosa nei tornanti, la potenza di questo SUV si sprigiona nei rettilinei della Cassia, la SS2 che diventa una superstrada in alcuni tratti.
A pochi km da Siena ci aspetta il Nanni, ristoratore di altri tempi che con la sua locanda da queste parti ha fatto epoca: si mette a raccontare dell’ultima battuta di caccia al cinghiale, che ci prepara “al biglione”, non facendoci mancare un assaggio di pappardelle con sugo rappreso e un vino della casa onesto e schietto come il suo carattere
Volkswagen Touareg arriva in Italia con il 3.0 V6 a gasolio in due versioni: da 231 cavalli e da 286 (quella del test); al momento, non si prevede l’importazione delle 3.0 a benzina (340 cv) e ibrida plug-in (367 cv) come della 4.0 V8 a gasolio (421 cavalli). I prezzi partono da 61.000 euro per la versione meno potente, con un supplemento di 4.500 euro per quella da 286 cavalli; entrambe hanno un cambio automatico a otto marce dolce e abbastanza rapido.
Dobbiamo rientrare a Milano, ma la sosta a Siena ci impone di fare rifornimento di ricciarelli, di panforte, di sughi pronti, di vino Nobile di Montepulciano nelle botteghe del centro storico: dove le norcinerie e le enoteche ci ricordano che la Val d’Orcia offre una delle realtà enogastronomiche più interessanti.
Salutiamo Touareg dando un sguardo ai particolari, quelli che fanno la differenza. Tra i molti accessori che migliorano la sicurezza e il comfort, citiamo i più interessanti. I fari a matrice di Led (2.000 euro)variano istante per istante la forma del fascio luminoso (accendendo e spegnendo separatamente 128 diodi per proiettore) in modo da rischiarare la maggior parte di strada possibile evitando di abbagliare gli altri; la telecamera a raggi infrarossi Night Vision (1.950 euro) registra e ripropone nel cruscotto le immagini di persone o animali presenti sulla carreggiata prima che vengano illuminate dai fari. Nel pacchetto Safety (1.000 euro) c’è poi un particolare aiuto alla guida. Quando si rischia un incidente con un altro veicolo che si sta avvicinando perpendicolarmente, come può capitare nelle intersezioni e nelle rotonde, Touareg dapprima attiva un allarme, e poi frena in automatico.