Foto: L’on. Gianluca Benamati in un intervento a #FORUMAutoMotive

Interrogazione al Governo: quali politiche per l’auto?

I deputati Benamati, Bonomo, Manca, Soverini e Zardini hanno posto una interrogazione a risposta immediata in Commissione attività produttive al ministero dello Sviluppo Economico. Di seguito, il testo dell’interrogazione. Premesso che sono sempre più numerose le realtà, e le aziende del settore automotive, interessate da crisi economiche e problemi finanziari legati sia al calo della produzione nazionale e internazionale, conseguente alla pandemia da Covid-19, sia all’aumento dei costi di produzione causati dalla penuria di intermedi e di materie prime, che annunciano ristrutturazioni, chiusure, licenziamenti.

Premesso poi che i casi Gkn, Timken e Gianetti Ruote, così come i possibili tagli annunciati da Stellantis indicano purtroppo l’accelerazione del processo di cambiamento radicale e di transizione tecnologica che, se non accompagnato adeguatamente, rischia di destrutturare e rendere marginale un settore fondamentale per il sistema Paese, visto che l’automotive, inteso come industria, commercio, distribuzione carburanti, è uno dei principali settori dell’economia nazionale, con 350 miliardi di euro di fatturato, pari al 20% del PIL nazionale e 1.25 milioni di lavoratori.

Premesso anche che è forte la preoccupazione per gli effetti che potranno derivare dal documento «Fit to 55» illustrato dalla presidente della Commissione europea, con l’obbligo di produrre auto a zero emissioni a partire dal 2035: considerando la peculiarità della struttura del settore automotive, in assenza di un processo graduale che governi il cambio di modello industriale, l’Italia rischia la crisi di intere filiere produttive, facendo pagare ai lavoratori il costo sociale dei processi di cambiamento in atto.

Che la notizia che Stellantis realizzerà a Termoli una “Gigafactory”, all’interno di un piano di investimenti di circa 30 miliardi in 5 anni è un buon punto di partenza per il settore, ma insufficiente per frenare in tempi brevi il calo della produzione nazionale e dell’indotto; che nel PNRR, pur essendo presenti interventi e investimenti per la “mobilità sostenibile, è purtroppo assente un piano di filiera organico per l’automotive;

E inoltre che misure specifiche di sostegno alla domanda per il settore sono state sino a ora introdotte dal Parlamento attraverso la politica di incentivi per l’acquisto di auto ecologiche a basso impatto ambientale; e che lo scorso 23 giugno si è tenuto presso il Mise il tavolo sull’automotive, rileviamo ancora l’assenza di una strategia che consenta all’Italia di vincere la sfida in un settore industriale che con il motore a combustione ci ha visto finora protagonisti per know-how, capacità industriale e brevetti-:

Quale azioni concrete e coerenti intenda mettere in atto il Governo per sostenere il settore automotive in Italia e per sostenere la transizione tecnologica?

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