Indagine Areté: l’auto resta il mezzo preferito

di Roberta Pasero

Ed è arrivata anche la terza ondata. La terza wave di Covid-19. Come cambiano le abitudini, la ricerca di Aretè, azienda leader nella consulenza strategica fondata da Massimo Ghenzer. Un interessante identikit dello scenario automotive tratteggiato mese per mese per fare il tracking di come cambiano le abitudini degli italiani in fatto di mobilità, come immaginano i loro spostamenti, dal tipo di motorizzazione preferita alle modalità di acquisto, anche quando si sarà tornati quasi completamente alla normalità.
E’ sempre l’auto personale il mezzo di trasporto preferito dal 69% di chi deve muoversi per lavoro (era il 73% in aprile) proprio per la paura del contagio, ma al secondo posto aumenta, anche per gli incentivi governativi, il gradimento della bicicletta dall’8 all’11% mentre i mezzi di trasporto sono fermi al 10.41%.
 
E cosa acquisterebbe dovendo scegliere una nuova automobile? Il 62% dei 509 intervistati – 70 % uomini 30% donne, dai 30 ai 65 anni – opterebbe per alimentazioni elettrificate per non inquinare (45%) e per tagliare i costi (36%), un dato in flessione rispetto al 70 % che in aprile avrebbe comprato una vetture dall’animo green, mentre aumenta la fiducia nei motori diesel (dal 9 al 12%).
Già, ma quale marchio scegliere? In testa al gradimento Fiat e Toyota entrambe al 16%, mentre i marchi premium oscillano tra Audi prescelta dal 10% e Mercedes,Tesla e Jeep, in finale di classifica, che acquisterebbe il 2% degli italiani. Il 47% le comprerebbe con il finanziamento, 1 su 3 in contanti e i 10,6% in leasing. Ma è sempre la modalità dell’acquisto a rimanere la vera rivoluzione: nonostante la riapertura delle concessionarie è ancora l’85% degli italiani che preferisce trattare l’acquisto da casa con un sistema audio e video per facilitare la comunicazione e possibilmente per vedere l’auto almeno da lontano.
Il 31% vorrebbe fare il test drive al proprio domicilio, ma per il 37% a patto che sia sanificata oppure con coprisedili e coprivolante. E se proprio c’è da andare in concessionaria meglio le ore serali, dopo le 20, per 6 italiani su 10, e anche la domenica per 7 su 10.
Cambieranno di molto i risultati quando il mese prossimo la ricerca verrà ripetuta? Aretè chiude con una frase di Albert Einstein piuttosto sibillina: “Follia è fare sempre la stessa cosa e aspettarsi risultati diversi”. Non sapeva che il mondo automotive può riservare sempre sorprese.

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