Incubo Covid-19: si mette male. dal governo intervento ad hoc per l’auto
di Paolo Scudieri*
Febbraio è ancora un mese in sordina per il mercato auto europeo, per via di svariati fattori, tra cui le riforme della tassazione dei veicoli in alcuni Stati membri, che, come già rilevato a gennaio, avevano prodotto un’anticipazione degli acquisti a fine 2019, ma anche l’indebolimento dell’economia e il clima di incertezza dei consumatori.
Tutti e cinque major market, includendo anche il Regno Unito, che rappresentano il 70% del totale immatricolato, accusano una flessione delle immatricolazioni nel mese e, nel complesso, mostrano un calo in linea con la media europea (-7,2%). La Germania presenta la contrazione più severa (-10,8%), seguita dall’Italia (-8,8%) e dalla Spagna (-6%), mentre Uk e Francia contengono la riduzione al 2,9% e al 2,7% rispettivamente.
Nel complesso di questi 5 Paesi, continuano a diminuire le immatricolazioni di auto nuove diesel: -17% nel mese, con una quota del 31,6% sul totale (era il 35,4% a febbraio 2019) e -19% nel bimestre, con una quota del 30,5%, 4 punti in meno dello stesso periodo del 2019. Si assiste, invece, ad una buona performance del mercato delle vetture ad alimentazione alternativa, con quote di penetrazione che, a febbraio, raggiungono il 20,4% in Italia, il 17,5% nel Regno Unito, il 16,5% sia in Francia che Spagna e il 16,3% in Germania.
L’epidemia da Covid-19 rappresenta ormai un’emergenza per tutti i Paesi europei e sta già mettendo a dura prova la produzione (molti OEM hanno annunciato lo stop dei siti produttivi) e il mercato automotive (in Italia sono chiuse per emergenza tutte le concessionarie), anche se i contraccolpi maggiori sono attesi per i prossimi mesi. Per questo, i singoli governi nazionali e l’Ue stanno mettendo in campo provvedimenti per la salvaguardia delle economie degli Stati membri e della competitività dell’industria dell’Unione, sia in questa difficile congiuntura, che dopo il superamento della crisi.
Il governo italiano ha varato misure urgenti di sostegno alle famiglie, lavoratori e imprese, come sgravi fiscali e interventi di sostegno finanziario soprattutto per le piccole e medie imprese, ma potrebbe essere necessario, nei prossimi mesi, un intervento ad hoc per il settore automotive, già messo a dura prova dalla transizione tecnologica e produttiva.
*Presidente di Anfia