Incubo Covid-19: per i mezzi da lavoro tempi durissimi

di Michele Crisci*

Il dato di febbraio, cioè -4,9% anno su anno, testimonia un mercato dei veicoli commerciali già in calo per la stagnazione dell’economia Italiana, ma su questo si innesta il dramma sanitario del coronavirus, un nuovo “Cigno Nero” per l’economia globale, che certamente nel nostro Paese innescherà una recessione, con il rischio che questa risulti grave e non breve.  Le severe restrizioni – necessarie e correttissime – alla mobilità dei cittadini, la chiusura quasi totale delle attività al dettaglio e la ridotta capacità di produzione del nostro settore manifatturiero si combineranno, con un forte impatto negativo sulla domanda di veicoli da lavoro. Nei fatti, le misure restrittive azzereranno le compravendite per un periodo di durata al momento indefinita. La successiva ripresa e il risultato finale dell’anno dipenderanno dalla durata e severità della pandemia e dei provvedimenti emergenziali associati, come pure dall’entità, tempistica e articolazione delle misure a sostegno di famiglie, lavoratori e imprese da parte delle Istituzioni pubbliche, sia durante che dopo l’emergenza.  Certamente, la gravità della caduta del mercato, che potrebbe superare un quarto delle vendite dipenderà anche dalle specifiche misure a sostegno del comparto dei veicoli commerciali che il Governo metterà in campo sul lato della domanda, quali incentivi alla rottamazione dei veicoli più vecchi per sostituirli con nuovi, aumento dello stanziamento per bonus all’acquisto di veicoli a ridotte emissioni, incremento dell’aliquota del credito d’imposta o ripristino del superammortamento e rilancio massiccio dei bandi pubblici. Il risultato sarebbe duplice, contribuendo non solo allo svecchiamento di un parco circolante vetusto e pericoloso per salute e sicurezza dei cittadini, ma anche e soprattutto a tenere in vita, in una fase storica gravissima, una filiera che oggi impiega 160.000 persone, fattura 53 miliardi l’anno e fornisce un contributo insostituibile alle casse dell’Erario.

*Presidente di Unrae

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