Incubo Covid-19: incidenti giù, unica nota positiva

di Giordano Biserni, presidente di Asaps

Quell’accidente di coronavirus che ha scaraventato nel lutto e nella tragedia il Paese almeno è servito a far nettamente diminuire gli incidenti stradali. Asaps (Associazione amici e sostenitori della Polizia stradale) ha analizzato alcuni dati dei suoi report e i dati messi a disposizione dal servizio Polizia Stradale. Iniziamo dal dato delle Stragi del sabato sera, quegli incidenti che avvengono nelle due notti del fine settimane  che Asaps archivia quando avvengono nell’orario dalle 22 alle 6 del venerdì sul sabato e dalle 22 alle 6 del sabato sulla domenica nei quali almeno un conducente abbia meno di 40 anni.

Nel mese di marzo, le ultime vittime nelle notti del fine settimana si sono contate nel primo week–end (6-8 marzo), quello famoso dell’ultima movida notturna nelle grandi città, quello per intenderci dell’ammasso di persone e famiglie nei lungomare di Rimini e della Versilia (che ci è poi costato molto caro in termini di contagi). In quelle due notti l’osservatorio Asaps registrò 6 incidenti gravi con 5 morti e 17 feriti. Fu l’ultima scia di sangue nelle notti del sabato e domenica. Successivamente dal giorno 9 con il DPCM scattò la chiusura totale dei locali della notte e il divieto di muoversi se non per particolari condizioni di necessità. Risultato, nelle notti dei tre successivi fine settimana di marzo a locali chiusi e circolazione solo di reale necessità,  zero incidenti gravi e zero vittime mortali.

Aggiungiamo qui il dato dell’Osservatorio Asaps sui pedoni travolti e uccisi sulle strade nel mese di marzo 2020. Abbiamo registrato 11 decessi rispetto ai 43 pedoni uccisi  nel marzo 2018 (ultimi dati Istat disponibili) con una diminuzione di 32 decessi  (-74%). Infine riportiamo i dati forniti dal Servizio Polizia Stradale sugli incidenti dei 3 giorni del fine settimana di marzo  rilevati dalla Polizia Stradale e dai Carabinieri ai quali poi vanno aggiunti gli incidenti rilevati dalle Polizie Locali. Ma dal prezioso lavoro del Servizio si ricava già una precisa idea.

Questi i dati in sintesi. Nel primo fine settimana di 6-8 marzo (l’ultimo a locali aperti  e traffico normale), 11 morti, rispetto ai 18 della stessa settimana del 2019. Nel secondo fine settimana 13-15 marzo, 3 decessi rispetto ai 12 della stessa settimana del 2019. Nel terzo fine settimana 20-22 marzo, 3 decessi rispetto ai 26 della stessa settimana del 2019. Nel quarto fine settimana 27-29 marzo, ancora 3 decessi rispetto ai 19 della stessa settimana del 2019.

In sostanza i dati degli incidenti dei soli fine settimana di marzo, pur col primo weekend con locali e traffico aperto, hanno fatto contare 20 decessi complessivi sulle strade rispetto ai 75 morti dei fine settimana del 2019. La diminuzione netta è del 73%. Questi dati sono l’unico aspetto positivo che si può far derivare dalla dannata pandemia che ha sconvolto la vita di tutti.

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