Incubo Covid-19: il peggio deve ancora venire

di Franco Fenoglio, presidente di Unrae Veicoli Industriali

Gli effetti dell’emergenza sanitaria sul mercato dei veicoli industriali si sono manifestati con tempestività. Il peggio però deve ancora venire. È difficile immaginare che il dato di mercato di fine anno per i veicoli industriali possa registrare un crollo complessivo inferiore al 30% rispetto al consolidato del 2019. Di fronte all’incertezza circa la durata delle misure di contenimento in atto e le conseguenze che a catena ne discenderanno potrebbe rivelarsi realistica una previsione che raggiunga anche una perdita di mercato del 40%.

Con lo sguardo rivolto alle condizioni odierne della nostra filiera dobbiamo innanzitutto prendere atto che, nell’ambito della logistica, il trasporto su strada in tutte le sue declinazioni (dalla linea internazionale alla distribuzione) è una risorsa essenziale che va salvaguardata con cura e lungimiranza. È di fondamentale importanza iniziare a considerare il trasporto con l’attenzione che gli è stata finora negata, vista la sua importanza non solo dal punto di vista economico, ma anche da quello della sicurezza sociale.

Unrae, di fronte alle iniziative in campo economico e fiscale che il Governo sta prendendo, auspica che la burocrazia non aggravi le conseguenze della pandemia allungando inopinatamente i tempi di attuazione delle misure previste. Chiediamo che vengano considerate le specifiche proposte che la filiera dei veicoli industriali sta avanzando, per mettere rapidamente a disposizione le risorse già destinate al settore degli investimenti per rinnovare il parco, ampliare le possibilità di accesso al superammortamento dilazionando i tempi per il ricorso a questo strumento, definire importi e metodologie per un fondo strutturale da dedicare al rinnovo mirato del parco verso gli obiettivi di maggior sostenibilità complessiva e sicurezza.

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