Incubo Covid-19: fine 2020 a 1.150.000 auto

di Salvatore Saladino, country manager di Dataforce Italia

 

Senza una immediata abolizione delle sanzioni CO2 per il 2020, senza l’allineamento fiscale dell’automobile a quello applicato da Germania, Gran Bretagna e Spagna, senza un piano coordinato di incentivi alla rottamazione e all’acquisto non solo di vetture nuove ma anche km0 e usato almeno Euro5 senza distinzione di alimentazione, senza il termine delle azioni ingiustificate di limitazioni alla circolazione che gravissimi effetti hanno avuto sui consumatori e (dimostrazione dell’ignoranza di chi le impone) sull’aria che respiriamo, le conseguenze di mercato e occupazionali saranno devastanti.

Inoltre, tutto questo dovrebbe essere azione concertata e condivisa dall’Unione europea in prima battuta e, a cascata, da tutti gli Stati membri. Stiamo invece assistendo allo spettacolo più indegno di quanto potevamo immaginare: una Europa che non esiste, anzi, che si mette di traverso nel momento più cruciale. Un governo che fa proclami senza attuare nulla e non perdendo occasione per esasperarci con una burocrazia che sa tanto di presa in giro. Una opposizione che sfrutta ogni momento per recitare l’esatto opposto con un “bestiario” da antologia e nessuna ipotesi di collaborazione.

Infine i media, di ogni genere, colpevoli di sfruttare questa storia e di non dare spazio all’informazione vera, quella che dovrebbe vedere e proporre soluzioni per ed oltre la crisi invece che usare le tragedie di chi muore per fare share, amplificare la cronaca politica per fare più rumore possibile e mandare in onda interviste che toccano il punto più basso della storia umana.

Gli unici raggi di sole arrivano come sempre dai pochi che nulla hanno a che fare con tutto questo, che hanno coscienza e rispetto degli altri, del bene comune, quelli che stanno dietro le quinte, che non cercano notorietà ma che conoscono il sacrificio e il valore della conoscenza e sanno farne buon uso. Grazie, davvero!

Tornando al nostro mercato, una sola considerazione: la media di immatricolazioni vetture da lunedì 16 marzo è stata di 142 auto al giorno. I 20 giorni lavorativi di aprile potrebbero quindi consegnarci un mese sotto le 3.000 immatricolazioni, un decimo di quelle del mese appena concluso (Aprile 2019 ne contò 175.655) e non credo che maggio ci regalerà una vera ripresa. Chiudere il 2020 intorno a 1.150.000 vetture è oggi altamente probabile.

Speriamo si svegli qualcuno ai piani alti, anche se mi auguro che questo “qualcuno” clicchi su “cancella la cronologia e svuota la cache” fisicamente intendo e ai piani alti ci vada chi sappia farlo.

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