Foto: Daniele Franco, presidente di Ivass
Incidenti: da febbraio -40% con il lockdown
Meno incidenti sulle strade italiane con il lockdown, con un risparmio per le compagnie assicurative quantificato in 1,3 miliardi di euro. A fare i conti è il presidente di Ivass, Daniele Franco, che intervenuto all’assemblea dell’Ania ha spiegato come tra il primo febbraio e il 15 settembre i sinistri siano calati del 35-40% rispetto allo stesso periodo del 2019, con il combined ratio Rc
Auto sceso dal 100 all’86%, vista la minore circolazione di veicoli causata dalla pandemia di Covid. Ha affermato Franco: «Gli oneri per sinistri sono diminuiti del 9%, da 14,4 a 13,1 miliardi». E ha ricordato come l’Ivass abbia già auspicato nei mesi scorsi iniziative da parte delle compagnie a beneficio degli assicurati: «Iniziative in favore degli assicurati – ha evidenziato – che in molti casi sono state avviate. Stiamo ora acquisendo dalle compagnie – ha aggiunto il presidente dell’Authority – un quadro organico e aggiornato di queste misure per meglio comprenderne la tipologia e la portata».
Auto sceso dal 100 all’86%, vista la minore circolazione di veicoli causata dalla pandemia di Covid. Ha affermato Franco: «Gli oneri per sinistri sono diminuiti del 9%, da 14,4 a 13,1 miliardi». E ha ricordato come l’Ivass abbia già auspicato nei mesi scorsi iniziative da parte delle compagnie a beneficio degli assicurati: «Iniziative in favore degli assicurati – ha evidenziato – che in molti casi sono state avviate. Stiamo ora acquisendo dalle compagnie – ha aggiunto il presidente dell’Authority – un quadro organico e aggiornato di queste misure per meglio comprenderne la tipologia e la portata».
Il settore assicurativo è pronto a dare il suo contributo al rilancio dell’economia, ha sottolineato la presidente dell’Associazione nazionale tra le imprese assicuratrici, Maria Bianca Farina. «Siamo un settore con un peso rilevante nel Paese – ha detto – e possiamo essere parte fondamentale per il piano di ripresa dell’Italia. Vogliamo essere al fianco delle Istituzioni e di tutte le forze produttive e sociali per dare il nostro contributo attraverso gli assi portanti della nostra mission e porre solide basi per lo sviluppo di una economia sostenibile». Ma secondo Farina, perché l’industria assicurativa possa continuare a svolgere la sua attività di investitore istituzionale, «è urgente disporre di un quadro di regole più flessibili» ed è importante «procedere speditamente verso una indispensabile e generalizzata opera di semplificazione e proporzionalità delle regole».
Sul fronte della Rc auto, Farina ha riferito che nei primi otto mesi dell’anno, i premi sono diminuiti di oltre il 5% e, nella stessa misura, è sceso il premio medio per veicolo. «Questo andamento – ha spiegato – ha riflesso la decisione annunciata dalle compagnie di agevolare gli assicurati che non avevano utilizzato il veicolo durante il lockdown. Infatti, la frequenza sinistri era sensibilmente scesa nei mesi di chiusura, per poi risalire progressivamente nei mesi estivi verso i valori del 2019». Farina ha quindi fatto notare che «nell’ampio spazio da aprire per le riforme, si potrebbe finalmente cogliere l’occasione per ripensare in maniera strutturale l’impianto normativo dell’assicurazione auto, con l’obiettivo di ridurne ulteriormente il costo complessivo per la collettività, unica – sottolineo unica – strada per ridurre i prezzi a favore di tutti, favorendo comportamenti virtuosi ed evitando costi non necessari». Inoltre, ha aggiunto, «si renderebbe il sistema pronto al processo di evoluzione della mobilità e agli obiettivi di digitalizzazione e sostenibilità del Paese».