Incentivi “veri” esauriti: auto in ginocchio senza un piano serio
Gli incentivi all’acquisto di vetture a benzina, Diesel o ibride senza la spina sono andati esauriti con oltre due mesi e mezzo di anticipo sui tempi stimati: 30 giugno 2021. A disposizione restano ancora più di 240 milioni a beneficio delle auto elettriche e ibride con la spina. Come si vede, la domanda dei consumatori continua però a rivolgersi soprattutto alle vetture tradizionali, incluse nella fascia con emissioni di CO2 tra 61 e 135 grammi per chilometro.
Un mancato repentino rifinanziamento di questi incentivi “veri” determinerà un tracollo del mercato con tutte le drammatiche conseguenze su imprese e occupazione. Il governo deve prendere una decisione che non deve seguire la solita strategia degli emendamenti e dei sostegni “stop and go”, ma che includa l’automotive in un piano di politica industriale varando una serie di provvedimenti strutturali a lungo termine, capaci di portare allo svecchiamento del parco parco circolante (quasi il 30% è con omologazione ante Euro 4) in tempi ragionevoli.
Inoltre, è necessario spiegare con chiarezza agli utenti il cambiamento in corso nel mondo della mobilità. La maggior parte dei consumatori (e non solo loro) non ha ancora compreso questa evoluzione anche a causa di una terminologia di non facile accesso. Tema, questo, che #FORUMAutoMotive svilupperà nell’appuntamento in diretta streaming su Facebook del prossimo 21 aprile a partire dalle 14,30.
Pierluigi Bonora ne ha parlato con Michele Crisci, presidente di Unrae, all’indomani dell’esaurimento degli incentivi relativi alla fascia più richiesta dal mercato.
Rendimento totale auto potenza espressa/carico trasportato medio pari all’1/%
Popolazione mondiale 54% in espansione vive nelle città.
Costruzione auto (minerali, plastica, acqua, legno, olii, carburanti, energia, ecc…) Uso auto (energia, eco, incidenti, manutenzione, ecc…) Demolizione auto (un disastro totale).
In futuro? Trasporti collettivi regolati dalla scienza.