Incentivi: fondamentali anche per decarbonizzare
di Paolo Scudieri, presidente di Anfia
Il risultato negativo di luglio delle vendite di auto in Italia, oltre a essere rappresentativo di un mese in cui ancora si attendeva il rifinanziamento degli incentivi della fascia 61-135 g/km di CO2, deriva anche dal confronto con un luglio 2020 che, pur avendo chiuso a -11%, dava i primi segni di recupero rispetto alle pesantissime flessioni dei mesi precedenti . A questo si aggiunge il fatto che siamo nella stagione estiva, caratterizzata da volumi tradizionalmente bassi.
Per i prossimi mesi, contiamo sulla spinta degli incentivi da poco rifinanziati: sono in vigore dal 2 agosto i contributi all’acquisto di vetture nuove della fascia emissiva 61-135 g/km di CO2, con rottamazione della vecchia auto, e quelli relativi all’extrabonus per le vetture con emissioni tra 0 e 60 g/km di CO2, mentre occorre un immediato rifinanziamento del fondo dell’ecobonus, una misura che ha decisamente funzionato visto il costante incremento delle immatricolazioni di autovetture ricaricabili. Dal 5 agosto, inoltre, entrano in vigore anche gli incentivi all’acquisto di nuovi veicoli commerciali leggeri, ridando finalmente sostegno anche a questo comparto.
Si tratta di misure estremamente importanti, sia per la ripresa del mercato e il prosieguo del processo di decarbonizzazione del parco circolante, sia per i significativi impatti economici sulla filiera industriale – componentistica compresa – in un delicato momento di transizione industriale che porta con sé anche i segni della crisi pandemica.
Non a caso, anche in occasione del primo Tavolo automotive specificamente dedicato alla transizione produttiva della filiera industriale, al ministero dello Sviluppo Economico lo scorso 29 luglio, abbiamo ribadito quanto sia fondamentale dare continuità alle misure di supporto alla domanda in attesa che venga avviato un piano strategico per la riconversione industriale del settore.